«Una borsa del trasporto merci»

La proposta di Massimo Savini (Rla): collaborazione tra aziende logistiche

«Una borsa del trasporto merci»
Il fabbisogno logistico in ortofrutta è sempre più frammentato. Il singolo ordine va riducendosi in volume, ma viene richiesto con più frequenza. Per far fronte a questo trend, chi si occupa di logistica dovrebbe poter contare su una sorta di “borsa delle contrattazioni sul trasporto merci”. La proposta è di Massimo Savini, amministratore delegato di Rete Logistica Agroindustriale, società logistica di Cesena con piattaforme attive a Faenza (Ravenna), Gambettola (Forlì-Cesena), Verona e Ispica (Ragusa) e un giro d'affari di circa 16 milioni di euro.

Rla ha avviato progetti innovativi in campo logistico, sfide che pochi hanno il coraggio di affrontare, come ricorda Savini. “Abbiamo avviato sinergie importanti; aziende distinte, ma con obiettivi comuni, che collaborano sullo stesso progetto – evidenzia il manager – un progetto le cui porte sono aperte ad altre realtà imprenditoriali”.



I dati che Savini mostra a Italiafruit News parlano chiaro: l'ordine in casa Rla è passato da una media di 2,6 pedane del 2015 a 2,46 pedane nello scorso anno. “Sono valori che monitoriamo per avere traccia del nostro lavoro – spiega l'amministratore delegato dell'azienda romagnola – e che certificano il mutamento in atto nel nostro settore. D'altronde sta cambiando il fabbisogno del comune cittadino e i supermercati che prima erano chiusi la domenica oggi lavorano. Poi c'è il commercio online... Il mondo sta cambiando velocemente e la logistica deve essere pronta ad affrontare queste nuove sfide con efficienza e qualità nel servizio”.

Tornando alla riduzione dei volumi per ogni ordine, questo fenomeno mette in primo piano l'importanza del groupage. “I carichi vanno ottimizzati, per riempire un camion servono sempre 33 pedane – ragiona Savini – nella mia carriera mi sono sempre occupato di groupage, è l'aspetto più difficile in logistica, ma è anche quello più stimolante e che ti può dare un maggiore tasso di competitività”.



Gli anni della crisi hanno inciso sulla mappa della logistica e dei trasporti in Italia. “Ma ora che le aziende si sono tutto sommato stabilizzate, stiamo cercando di promuovere aggregazioni informatiche, scambi logistici e non solo di pedane – illustra l'amministratore delegato dell'azienda romagnola – l'obiettivo è di creare collaborazioni per fare numeri sempre più importanti: per il futuro immagino un grande hub dove confluiscano logistici di più aziende, professionisti che possano scambiarsi immediatamente delle informazioni o organizzare di conseguenza il lavoro. Insieme, pur rimanendo di aziende distinte. Ecco la borsa delle contrattazioni sul trasporto delle merci che prefiguro”.

Rla, per esempio, ha avviato una collaborazione con alcune aziende. “E la cosa funziona, grazie anche alla tecnologia: con il web è possibile condividere e lavorare anche a distanza. La Grande distribuzione organizzata – prosegue Savini – richiede meno prodotti, ma tutti i giorni. Siamo abituati a lavorare sodo, questo non ci spaventa. Collaborazioni proattive, fatte non solo di scambio pedane ma di uno scambio di informazioni in tempo reale e di condivisione delle piattaforme informatiche, sono il futuro della logistica: collaborazioni strette tra più realtà in un unico ufficio logistico, risorse umane che condividono immediatamente flussi logistici, questa è la migliore soluzione per non tagliare teste ed evitare delle resistenze ad aggregazioni di imprese". "E' un progetto ambizioso – conclude Savini - ma ci stiamo lavorando”.

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