Consorzio Pachino Igp, operazione vigilanza

Fortunato: nei prossimi tre anni raddoppieremo i volumi a marchio

Consorzio Pachino Igp, operazione vigilanza
Il marchio è un valore riconosciuto e va difeso. Così il Consorzio di tutela Pomodoro di Pachino Igp (Siracusa) rafforza la sua azione di vigilanza, come spiega a Italiafruit News il presidente Sebastiano Fortunato. “Abbiamo stretto un accordo con agenti vigilatori che inizieranno il loro lavoro da Roma per sensibilizzare gli operatori dell'Ho.Re.Ca. che riportano il nome Pachino nel loro menu a utilizzare per davvero il pomodoro di Pachino Igp”, illustra Fortunato. “Dalla capitale, poi, questa iniziativa si sposterà nelle più importanti città d'Italia”.

Attenzione sul marchio e sul prodotto. A Fruit Logistica il Consorzio ha presentato al grande pubblico internazionale la sua offerta, con i plum e i mini plum che si sono aggiunti alle tradizionali tipologie tondo liscio, costoluto e ciliegino. I volumi a marchio sono in crescita. “Dalle 600 tonnellate del 2008 siamo passati alle 7.400 dello scorso anno e nei prossimi tre anni puntiamo a raddoppiare i quantitativi proprio grazie all'introduzione delle nuove tipologie. Inoltre prevediamo di ampliare la base sociale: rispetto ai sette soci fondatori ora siamo circa 140 e una volta superata l'iniziale fase di resistenza territoriale, siamo destinati a crescere ancora. Abbiamo le idee chiare su come portare valore al prodotto, su come riportare il marchio Pachino Igp ai veri legittimi proprietari, i produttori”.

Anche a Berlino il Consorzio ha proposto il suo slogan: “è Pachino solo se viene da Pachino”. Un concetto che anche all'estero stanno capendo. “L'approccio al nostro prodotto ora è differente – conferma Fortunato – l'interesse sta crescendo, soprattutto da Polonia, Francia e Germania”.

Tornando all'Italia, invece, il presidente parla di un buon rapporto con la Gdo. “Proponendo un prodotto di filiera, controllato, sano e salubre, con un suo sigillo di garanzia, abbiamo conquistato spazio nei reparti ortofrutta”.

Il pomodoro di Pachino Igp si trova praticamente 12 mesi l'anno, il picco produttivo si ha da novembre a luglio, mentre in estate i volumi che escono dalle serre siciliane diminuiscono. E Fortunato rimarca: “Non ci stancheremo mai di cercare nuove tipologie di pomodoro che privilegino il gusto”.

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