Ifad: presidenza a Houngbo, De Castro era tra i candidati

Ifad: presidenza a Houngbo, De Castro era tra i candidati
E' Gilbert Fossoun Houngbo il nuovo presidente dell'Ifad: il rappresentante della Repubblica africana del Togo guiderà per i prossimi quattro anni il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo. L'elezione a Roma, durante i lavori della 40esima sessione del Consiglio dei governatori. L'agenzia specializzata delle Nazioni Unite e istituzione finanziaria internazionale, investe nell'eliminazione della povertà rurale dei paesi in via di sviluppo.

Houngbo era tra gli otto candidati, di cui tre donne, in lizza per la carica più alta dell'Ifad. In particolare il Governo italiano aveva candidato Paolo De Castro, eurodeputato, professore universitario di Economia e Politica Agraria, tre volte Ministro dell'Agricoltura del Governo italiano, nonché presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo nella legislatura 2009-2014. Ma i rappresentati dei 176 Paesi associati Ifad hanno scelto Houngbo, che entrerà in carica il primo aprile, quando l'attuale presidente, il nigeriano Kanayo F. Nwanze, terminerà il suo mandato.

Situato a Roma, l'Ifad (International Fund for Agricultural Development) è un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite per l'incremento e lo sviluppo delle attività agricole dei Paesi membri. La sua finalità è mettere le popolazioni rurali povere in condizione di raggiungere una maggiore sicurezza alimentare, migliorare la qualità della loro alimentazione, ottenere redditi più alti e rafforzare le proprie capacità di adattamento. Il tutto creando piattaforme di dialogo tra vari attori sociali, produttivi ed economici.

"Vengo dal mondo rurale. Ho conosciuto in prima persona quanto possa essere duro quel tipo di vita", ha dichiarato Houngbo, che assumerà la guida dell'ifad in un momento in cui i bisogni immediati dovuti alle crisi umanitarie (disastri naturali, guerre, flussi migratori importanti), possono costringere a rivedere le priorità internazionali dei governi ed eventualmente a sottrarre finanziamenti destinati allo sviluppo di lungo termine.

Fonte: Con i piedi per terra