Dalla Rosa: «Il meglio della ricerca a Food Innova 2017»

Dalla Rosa: «Il meglio della ricerca a Food Innova 2017»
Si è conclusa il 3 febbraio scorso a Cesena Food Innova 2017, la quarta International Conference on Food Innovation, organizzata congiuntamente dall’Università di Bologna, Ser.In.Ar. e Knowledge management for food innovation (KM4fi - Spagna), un evento a cui hanno partecipato i massimi esperti mondiali in termini di innovazione alimentare, riconoscendo alla città un ruolo di eccellenza sia per l’attività in campo universitario del Campus degli Alimenti e del Tecnopolo Agroalimentare, che per la presenza nel territorio di un tessuto di imprese leader del medesimo settore.

I numeri della manifestazione parlano chiaro: 230 partecipanti (con significative delegazioni estere provenienti da Spagna, Austria, Argentina, Cile, Perù, Giappone, Cina, Stati Uniti, Ghana e Congo), 21 relatori ad invito, 230 abstract approvati (70 presentati tramite relazioni orali e 160 tramite poster scientifici).

“Il bilancio della manifestazione – commenta il prof. Marco Dalla Rosa (in foto), chairman di Food Innova – non è solo positivo, decisamente soddisfacente, in quanto è stata l’occasione per conoscere da vicino le più interessanti innovazioni in campo alimentare, a partire dagli avanzamenti delle tecnologie emergenti, quali quelle relative alla pressione di omogenizzazione (per strutturare alimenti fluidi e ridurre il carico batterico) o al cosiddetto plasma caldo (una ionizzazione dell’aria finalizzata all’ottenimento di elettroni, con capacità antibatterica) fino agli studi sulle proteine di insetti (ottenibili dall’esoscheletro e anche dalla fase larvale), che risultano essere ricchissime e interessanti per applicazioni alimentari”.

Altre interessanti prospettive emerse durante l’evento riguardano il mondo del packaging, con particolare riferimento ai cosiddetti packaging attivi, ovvero soluzioni a base di biopolimeri completamente biodegradabili, provenienti da fonti biologiche, caratterizzati da rivestimenti sottilissimi con attività antimicrobica e antiossidante. Inoltre, tramite un apposito workshop, si è affrontato il nodo cruciale dell’armonizzazione globale delle regole sulla sicurezza alimentare, con la partecipazione di rappresentanti di Global harmonisation initiative (GHI), rete internazionale di scienziati e organizzazioni scientifiche che collaborano per promuovere l’uniformazione mondiale di norme e leggi in proposito.

“In definitiva – conclude Dalla Rosa – la manifestazione è stata anche l’occasione per toccare con mano i livelli di eccellenza raggiunti dalla ricerca mondiale in campo agroalimentare; un comparto dove l’asticella si alza continuamente e sul quale noi italiani (ed emiliano-romagnoli in particolare) rivestiamo un ruolo da protagonisti. La sfida che ci attende per il futuro, come è emerso anche da un tavola rotonda interna a Food Innova, è quella di cementare il rapporto fra mondo accademico e imprese, un processo già avviato, ma che necessita di un ulteriore consolidamento. La ricerca è certamente libera, ma deve tener conto delle esigenze del comparto produttivo”.

Fonte: Ufficio stampa Food Innova