Maltempo, verdure razionate alla corte di Sua Maestà

Ma la carenza riguarda un po’ tutta Europa. Prezzi ancora alle stelle

Maltempo, verdure razionate alla corte di Sua Maestà
Scaffali vuoti, ortaggi razionati e prezzi alle stelle nei supermercati inglesi. E' l'effetto del maltempo che ha investito i due principali produttori (Italia e Spagna) ma anche la Grecia e la Francia. E, con l’offerta che non riesce a coprire la domanda, i prezzi delle verdure a foglia sono schizzati verso l’alto in Paesi forti importatori come il Regno Unito e tutto il Nord Europa.

“In Francia - rileva la Coldiretti - si sono impennate le quotazioni dei porri, mentre in Spagna l'aumento dei prezzi ha provocato un crollo dei consumi del 40% rispetto al periodo antecedente il maltempo. Anche in Italia c'è stata una flessione degli acquisti rispetto al trend positivo che aveva segnato il 2016”.

La situazione più difficile si registra in Inghilterra, dove due tra le più importanti catene del Paese, Tesco e Morrisons, stanno limitando la quantità acquistabile di alcune verdure, in particolare insalata e broccoli, a causa dei “problemi di approvvigionamento dovuti all'ondata di maltempo che ha colpito la Spagna” (vedi Ap Photo, RaiNews). Ma nei supermercati inglesi scarseggiano anche melanzane e zucchine. E così la catena Tesco ha affisso cartelli per vietare l’acquisto di oltre tre cespi di lattuga.

In rapido aumento anche i prezzi: Lidl, ad esempio, ha portato quelli della lattuga da 42 pence a 1,19 sterline. Un portavoce della premier Theresa May ha detto che il Governo inglese è a conoscenza della situazione e che il Department for environment, food and rural affairs (Defra) la sta "tenendo sotto controllo".

Intanto in Italia anche l’Istat certifica gli effetti al supermercato del “mix” drammatico di maltempo e terremoto, che a gennaio si è abbattuto sulla Penisola provocando danni all’agricoltura per circa 700 milioni di euro, tra coltivazioni distrutte, strutture aziendali crollate e soprattutto mancata commercializzazione.
L’inflazione ha “rialzato la testa” spinta proprio dai prezzi degli alimentari freschi, in primis degli ortaggi, che sono cresciuti del 14,3% rispetto a dicembre e addirittura del 20,1% su gennaio 2016. Così l’Ufficio studi della Cia-Agricoltori Italiani sui dati diffusi venerdì dall’Istituto nazionale di statistica.
Freddo e neve hanno messo in ginocchio migliaia di imprese agricole soprattutto al Sud, dove si produce appunto il 61% degli ortaggi italiani e il 97% degli agrumi nazionali - spiega la Cia - Intere produzioni falcidiate dalle gelate o bloccate nei magazzini aziendali per le cattive condizioni stradali, con conseguenze immediate sul rialzo dei prezzi al consumo.

“A spingere l’inflazione è l’aumento record del 20,1% dei prezzi dei vegetali freschi e del 7,6% della frutta rispetto allo stesso mese dello scorso anno per effetto del maltempo che con gelo e neve ha decimato le coltivazioni agricole”. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti a commento dei dati Istat sull’inflazione che raggiunge a gennaio il valore tendenziale dello 0,9% il valore più alto dal 2013.