Hogan, in arrivo nel 2018 la proposta di riforma Pac

Presentata la consultazione pubblica della Commissione Ue. Per tre mesi aperta a tutti

Hogan, in arrivo nel 2018 la proposta di riforma Pac
"Pubblicheremo una Comunicazione nel novembre 2017 e questo significa che nel 2018 saremo pronti a formulare una proposta legislativa sulla riforma della Pac”. Sono le parole pronunciate ieri a Bruxelles dal commissario all'agricoltura, Phil Hogan, alla presentazione ufficiale della consultazione pubblica sulla Pac del futuro.
Secondo Hogan, il processo di riforma dipenderà anche da “fattori esterni nelle mani dei co-legislatori e del Consiglio, che dovrà decidere sul prossimo bilancio pluriennale", ha detto il commissario riferito alle tempistiche (strette) per una riforma che partirebbe nel 2018, a un anno dalle prossime elezioni europee.
"Ci sono molte questioni da risolvere nel 2018 – ha aggiunto - prima di dire con certezza quando il processo potrà essere concluso".

"Con l'avvio di questa consultazione pubblica - ha concluso il commissario - chiediamo a tutte le parti in causa e a coloro che sono interessati al futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura in Europa di partecipare alla definizione di una politica per tutti i cittadini europei".

"La consultazione pubblica sulla Pac è un'occasione fondamentale per far sentire alla Commissione l'opinione di imprese e cittadini sul futuro della politica agricola europea", ha commentato Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo.
De Castro è il relatore della proposta di revisione di alcuni regolamenti della Pac presentata dall'Esecutivo Ue con il cosiddetto "regolamento Omnibus".
"Con il regolamento Omnibus sarà già possibile compiere importanti passi avanti per la semplificazione della Pac attuale – ha dichiarato De Castro - ma sarà con la riforma post 2020 che otterremmo risultati decisivi".
"Fondamentale divieni quindi non perdere questa occasione – ha concluso il vicepresidente - per presentare alla Commissione la nostra visione per quella che dovrà essere la politica agricola del futuro".
 
La Cia-Agricoltori Italiani fa sapere di avere già avviato il suo dibattito sul futuro della Pac e risponderà alla consultazione pubblica per fare in modo che siano comprese e tutelate le esigenze degli agricoltori italiani che rappresenta.
La nuova Politica agricola comunitaria dovrà rispondere alle nuove esigenze di mercato, garantendo strumenti normativi e assicurativi adatti e in grado di gestire il fenomeno della volatilità; allo stesso tempo dovrà contribuire all'attuazione dell'accordo di Parigi e quindi concorrere alla lotta ai cambiamenti climatici. Obiettivo è "better life and better job" nelle aree rurali, perché senza agricoltura non c'è cibo, quindi i 22 milioni di agricoltori europei hanno bisogno di una Pac che possa continuare a garantire sicurezza alimentare e cibo di elevata qualità. Ma più moderna e più semplice.

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