Agrumi, il Perù punta il Giappone

Le previsioni Procitrus per la nuova stagione. Pezzature inferiori alle aspettative

Agrumi, il Perù punta il Giappone
A un mese dall'avvio della stagione, Procitrus, l'associazione dei produttori di agrumi del Perù, ha annunciato le previsioni produttive per il Paese sudamericano.

Secondo il direttore generale Sergio Del Castillo (nella foto), intervistato da Agraria.pe, quest'anno il volume totale di prodotti agrumicoli dovrebbe raggiungere i livelli del 2016, ma le carenze idriche registrate nelle zone più vocate porteranno frutti di minore calibro – inferiori ai 55 millimetri – rispetto alle indicazioni iniziali.

Nel 2016, in base ai dati consuntivi forniti dal manager, il Perù ha prodotto circa 1,1 milioni di tonnellate di mandarini, tangeli, arance, limoni, pompelmi e lime. In percentuale, l'export agrumicolo ha rappresentato poco più del 10% della produzione nazionale con circa 127mila tonnellate, di cui 115mila tonnellate di mandarini e tangeli rispetto alle 350mila raccolte; l'export di arance si è invece attestato a 10mila tonnellate sulle 450mila prodotte.

Per ampliare il calendario commerciale, da alcuni anni gli agrumicoltori peruviani stanno focalizzando gli investimenti sui mandarini tardivi. "Abbiamo richieste – sottolinea il Dg - da Vietnam, Malesia, Thailandia, India, Indonesia. Nelle Americhe e in Europa abbiamo già aperto quasi tutti i mercati. Intendiamo lavorare di più sull'Asia", dove si attende per quest'anno il via libera ufficiale per poter avviare le spedizioni in Giappone. Prospettive di esportazione ci sono anche in Repubblica Dominicana, dopo la recente visita di ispettori fitosanitari a importanti aziende peruviane specializzate nella produzione e nel confezionamento di agrumi e uve da tavola.

Copyright 2017 Italiafruit News