Ipermercati Iper è la migliore insegna online della Gdo

Al secondo posto della classifica Bem Research c'è Esselunga

Ipermercati Iper è la migliore insegna online della Gdo
Ricerche su Google, visibilità dei siti su parole chiave ad alto traffico, velocità di caricamento delle pagine web, usabilità dei propri portali e grado di competizione online del settore in cui l'azienda opera. Sono questi i fattori che determinano il Bem Rank su cui Bem Research - società specializzata nel marketing online - costruisce la sua speciale classifica.

Una classifica che, per quanto riguarda le insegne della grande distribuzione organizzata, per il 2016 vede primeggiare Ipermercati Iper. La catena di supermercati specializzati nel settore alimentare, appartenenti al gruppo Finiper insieme ai marchi La grande i e supermercati Unes, ha registrato un punteggio medio del Bem Rank nel corso del 2016 pari a 53,6 punti. Iper stacca di 7 punti Esselunga, mentre chiude il podio una catena di distribuzione di prodotti per lo sport, la francese Decathlon. Segue un altro brand alimentare, Coop, e un’azienda francese specializzata nella vendita di prodotti e servizi dedicati a bricolage, Bricocenter. Tra i primi 10 brand si trovano poi Bennet, Carrefour, Auchan, Gamestop ed Euronics. Nel complesso, la media del Bem Rank nel 2016 per i circa 25 brand del settore Gdo considerati è pari a 33 punti.



Secondo le rilevazioni di Bem, Ipermercati Iper mostra una maggiore capacità di essere rintracciato sul web, seguito da Esselunga e Coop. Con riguardo alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, è in prima posizione Bricocenter, seguito da Decathlon e dalla catena di supermercati Bennet.



"Concentrandosi solo sui principali gruppi della Gdo alimentare, e guardando alla relazione tra le performance sul web e la dinamica del fatturato degli ultimi anni, – commenta Mariachiara Marsella, web marketing manager di Bem Research – si riscontra un legame strettamente positivo. In altri termini, chi ad oggi fa meglio sul web è riuscito negli ultimi anni ad avere un miglior rapporto con la clientela, soprattutto attraverso i tradizionali canali di vendita, e quindi a vendere di più. Ciò evidenzia l’importanza del phygital, parola che nasce dall’unione di physical e digital, ovvero quanto sia cruciale interagire con gli utenti con strumenti digitali anche quando le vendite avvengano prevalentemente attraverso i canali fisici". 

"In questo contesto - conclude Marsella - sembrano fare eccezione le catene di discount, che pur avendo ottime performance in termini di vendite, non rientrano tra i migliori brand della nostra classifica. Il target di clientela, meno digitalizzata, può però spiegare questo risultato. Tra non molto tempo, quando i nativi digitali saranno più attivi sul mercato  si può facilmente prevedere che anche questi distributori dovranno porre più attenzione al web".

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