Radicchio Veneto, bilancio in rosso nel 2016

Non basta la ripresina di fine anno, prezzi giù del 38% rispetto al 2015. Produzione in aumento

Radicchio Veneto, bilancio in rosso nel 2016
In questi giorni i prezzi sono schizzati verso l'alto a causa del maltempo, ma il 2016 è stato nel complesso un anno dimesso per il radicchio veneto. Le prime valutazioni sull'andamento del settore agroalimentare regionale elaborate da Veneto Agricoltura evidenziano infatti un calo dei prezzi del 38% rispetto al 2015 (a causa soprattutto del pessimo inizio d'anno), a fronte di un sensibile incremento di superfici (+12%) e di produzione (+9%). Gli investimenti a radicchio in Veneto sono arrivati a circa 7.800 ettari con Padova che si conferma la prima provincia per investimenti (poco meno di 2.300 ha, +13%), seguita da Venezia (1.700 ha circa, +12%), Rovigo (1.200 ha, +15%) e Verona (1.040 ha, +1%), mentre Treviso registra il maggior incremento (850 ha, +35%). Nel complesso, nonostante il lieve peggioramento della resa l’aumento della superficie messa a coltura ha consentito di ottenere una produzione finale di circa 122.000 tonnellate (+9% rispetto al 2015).

Le quotazioni di mercato relative ai primi mesi del 2016 sono state nettamente inferiori a quelle dei corrispondenti mesi dell’anno precedente a causa delle elevate disponibilità di prodotto sui mercati. A fine anno, invece, sottolinea il report, una minore quantità di prodotto locale esitabile sui mercati con livelli qualitativi standard, ha favorito i listini che, seppur in graduale flessione per il progressivo aumentare dell’offerta, hanno spuntato prezzi superiori a quelli dell’anno precedente per tutte le tipologie. La media annua nelle principali piazze di contrattazione regionale, considerando le diverse tipologie, è stata di 0,51 euro/kg in calo appunto del 38% rispetto al 2015). 



A inizio anno il radicchio di Chioggia ha spuntato prezzi mediamente inferiori del 45% rispetto ai corrispondenti primi mesi dell’anno precedente. Successivamente la tipologia primaverile ha avuto un andamento altalenante, con variazioni per lo più negative se confrontate con quelle dell’anno prima. A settembre, con l’avvio della nuova campagna commerciale, i prezzi del radicchio di Chioggia autunnale sono stati dapprima in crescita, ma su livelli inferiori a quelli del 2015 e in seguito in calo, ma su livelli superiori a quelli dell’anno precedente. Nel complesso la media annua sui principali mercati veneti è stata di 0,54 euro/kg (-39%). 

Andamento di mercato simile anche per il Radicchio Rosso di Verona i cui prezzi ad inizio anno sono stati inferiori di circa la metà rispetto al 2015, mentre a fine anno sono stati leggermente superiori; nel complesso il prezzo medio annuo è sceso a 0,63 euro/kg (-44%). 

Bilancio in rosso, stando a Veneto Agricoltura, anche per il Radicchio Rosso di Treviso, con prezzi inferiori di oltre il 60% nei primi mesi dell’anno e in calo, ma su livelli superiori rispetto all’anno precedente, negli ultimi mesi del 2016. Il prezzo medio annuo registrato sul mercato di Brondolo si è attestato su 0,30 euro/ kg (-19% rispetto al 2015). Lo studio peraltro non prende in considerazione le performance dei radicchi che si fregiano della denominazione Igp.

Copyright 2017 Italiafruit News