Logistica, a gennaio il varo di Dcs Tramaco

Martini: sinergia importante che garantirà valore aggiunto

Logistica, a gennaio il varo di Dcs Tramaco
Il Gruppo Del Corona & Scardigli, storica impresa di spedizioni di Livorno, tra le prime aziende italiane del settore, ha recentemente acquistato il 51% di Tramaco Srl, azienda di logistica ravennate ai vertici nazionali nel settore dei trasporti marittimi refrigerati. 

Per approfondire l'operazione e le sue conseguenze, Italiafruit News ha intervistato Riccardo Martini (nella foto), amministratore delegato e fondatore di Tramaco. "L’interessamento nei confronti della nostra azienda da parte del Gruppo Dcs, intenzionato a completare la gamma dei servizi offerti alla propria clientela aggiungendo il settore reefer/deperibile - sottolinea Martini -  è arrivato in un momento in cui da tempo riflettevo sulle prospettive future, alla luce dei profondi cambiamenti, se non rivoluzioni, che si stanno delineando nel mondo dello shipping". 

"Probabilmente alla fine del 2017, a parte piccole compagnie di valenza regionale, avremo sei o sette grossi gruppi armatoriali, frutto di quotidiane aggregazioni ed acquisizioni,  che si divideranno le rotte mondiali nel trasporto container", prosegue Martini. "Di qui è nata spontanea la domanda se, in un contesto simile, non fosse meglio essere maggiormente strutturati, con la possibilità di sfruttare nuove sinergie per ampliare i mercati ed incrementare i volumi nell'ottica di avere più forza negoziale. Dall’incontro di queste due esigenze è nata Dcs Tramaco, che partirà ufficialmente a gennaio".


 
Gli obiettivi sono definiti: "Crescere senza snaturare quelle che sono state le nostre caratteristiche vincenti", sintetizza Martini. "Siamo orgogliosi di entrare a far parte di Del Corona & Scardigli, forte di 150 anni di storia, oltre 500 dipendenti, 350 milioni di euro di fatturato, 260.000 teus annui movimentati fra Italia e filiali estere. Diventare la divisione Reefer e Perishable del Gruppo è per noi motivo di grande soddisfazione e stimolo. Poter contare su un network di uffici esteri, strutturati anche con propri magazzini di distribuzione, in Paesi importanti per i traffici di ortofrutta come Usa, Canada, Brasile, Cile, Spagna, India, Cina ed Australia, apre nuovi ed interessanti scenari".

"Per la nostra clientela non cambierà niente, se non in meglio", prosegue Martini. "Il management rimarrà invariato ed io continuerò ad esserne l'amministratore delegato. Per quanto riguarda l'offerta di servizi in Italia, oltre a Ravenna, dove Tramaco è da sempre ben strutturata, potremo contare su uffici nei principali porti italiani. Per l’estero, al di là dei Paesi del Mediterraneo Orientale, dove Tramaco è storicamente ben organizzata, il valore aggiunto sarà il network Dcs, potendo offrire servizi ed assistenza nei principali Stati dei continenti americano, asiatico ed australe, sempre più importanti per l’industria ortofrutticola italiana". 



Ma i target sono anche altri: "da una sempre crescente attenzione agli standard di sicurezza alimentare - oggi Tramaco è l'unica impresa italiana di spedizioni certificata Ifs Logistics - all'implementazione dell'assistenza doganale e documentale, anche attraverso un'apposita piattaforma digitale, che sarà messa a disposizione della clientela tramite i più comuni sistemi operativi mobili".

Le previsioni per il 2017? "Nel settore merceologico in cui operiamo tutto può cambiare in un giorno", risponde il manager. "Abbiamo visto negli ultimi anni sconvolgimenti nei mercati a causa di restrizioni fitosanitarie, sanzioni, embarghi, conflitti  e crisi economiche. Ma io sono come sempre ottimista e fiducioso, perché il sistema produttivo italiano nel settore frutticolo ha sempre dimostrato capacità di innovare, flessibilità ed intelligenza ad adattarsi ai nuovi scenari, riuscendo a trasformare possibili problemi in nuove opportunità". 
 
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