Mutti, Targhe d'Oro per i produttori del Sud Italia

Mutti, Targhe d'Oro per i produttori del Sud Italia
Per il secondo anno consecutivo, Mutti premia le specialità tipiche del Sud Italia, attribuendo ai migliori conferenti dello stabilimento di Fiordagosto (Salerno) le Targhe d’Oro, il riconoscimento destinato ai migliori produttori di pomodoro lungo, ciliegino e tondo selezionati tra gli oltre 214 conferenti dello stabilimento.

Quest’anno, a salire sul gradino più alto del podio nella categoria “pomodoro lungo” è stata l’azienda agricola Maria Teresa Russo di Apricena (Foggia), nella categoria “pomodoro ciliegino” l’azienda agricola Pietro Monaco di San Severo (Foggia) e nella categoria “pomodoro tondo” l’azienda agricola Farroni Agricoltura di Tarquinia (Viterbo).

Il viaggio verso l’ambito riconoscimento, che oltre al prestigio mette in palio un bonus monetario, comincia ad inizio anno quando Mutti sigla contratti di coltivazione con il mondo agricolo fissando in largo anticipo le quantità, il prezzo base e i parametri di qualità. Da quel momento in poi, gli agricoltori intraprendono un lungo percorso, che terminerà solo a campagna conclusa.

Le Targhe d’Oro Mutti confermano la volontà dell’azienda di crescere anche al Sud Italia e il suo impegno a mantenere sempre standard di qualità elevatissimi, con un’attenzione speciale alla filiera e ai suoi protagonisti, gli agricoltori. Per questa ragione, Mutti ha deciso, come avviene ormai da 17 anni con il Pomodorino d’Oro per i conferitori dello stabilimento di Parma, di celebrare l’eccellenza, premiando gli agricoltori che si impegnano a fornire all’Azienda le migliori specialità di pomodoro del Sud Italia.

“La produzione dello stabilimento di Fiordagosto, dopo solo tre campagne, rappresenta già il 13% del totale e la maggior parte delle aziende agricole che conferiscono il pomodoro allo stabilimento sono situate principalmente in Puglia (78%), Toscana (8%), Campania (7%), Basilicata (4%), Abruzzo, Lazio e Molise (3%). Numeri che attestano lo sforzo continuo e costante nella ricerca dell’eccellenza in ogni aspetto, da Nord a Sud. L’obiettivo di Mutti è da sempre quello di portare il pomodoro alla sua massima espressione qualitativa, offrendo al consumatore un prodotto di qualità superiore”, spiega Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti Spa.

Mutti conferma così che la qualità del prodotto e dei processi produttivi rappresentano da sempre valori irrinunciabili: sin dal ’99 l’azienda certifica, prima in Italia, i propri prodotti con il marchio “Produzione Integrata Certificata”; nel 2001 si è aggiunta anche la dichiarazione “non OGM”, certificazione che prevede un doppio controllo, sulle operazioni agricole e sulle piantine, sul pomodoro fresco e sul prodotto finito.

L’eccellenza Mutti non trascura neppure l’ambiente. Grazie alla consolidata partnership con il Wwf, attiva dal 2010, e all’attività di monitoraggio dell’impronta idrica, condotta dal Centro Euro Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc), Mutti ha raggiunto importanti risultati. Il traguardo fissato nel 2010, ossia la riduzione dell’impronta idrica della filiera Mutti del 3%, non soltanto è stato raggiunto, ma superato raggiungendo il 4,6%.

Infine, per agevolare l’adozione del disciplinare di produzione integrata certificata e renderlo ancora più efficaci, Mutti mette a disposizione di tutti i produttori un sistema di supporto alle decisioni, per utenti registrati, sviluppato da Horta, uno spin off dell’Università Cattolica di Piacenza, denominato pomodoro.net che ha lo scopo di facilitare l’accesso alle più avanzate tecnologie per la coltivazione del pomodoro.

Fonte: Ufficio stampa Mutti