Lotta agli sprechi alimentari, al via piano da 1,5 milioni

Federalimentare, Federdistribuzione, Unc e Banco Alimentare insieme per Life-Food.Waste.StandUp

Lotta agli sprechi alimentari, al via piano da 1,5 milioni
Il progetto di filiera Life-Food.Waste.StandUp contro gli sprechi alimentari, basato sulla partnership tra Federalimentare (capofila), Federdistribuzione, Banco Alimentare Onlus e Unc Unione nazionale consumatori, è stato illustrato ieri al ministero delle Politiche agricole, alla presenza del ministro Maurizio Martina.

L'iniziativa, che si avvale di un finanziamento di 1,5 milioni di euro (con una quota del 60% a carico della Commissione europea, nell'ambito del programma per l'ambiente e l'azione per il clima Life 2014-2020), ha come obiettivi la prevenzione e riduzione dello spreco alimentare e il recupero delle eccedenze, tema di straordinaria rilevanza sociale e ambientale. Il progetto, che fa leva sulla "legge Gadda", in vigore dal 14 settembre 2016, prevede la realizzazione di un'intensa campagna di sensibilizzazione e informazione verso tre target strategici: aziende della produzione agroalimentare, imprese della Grande distribuzione organizzata e consumatori.

"Ancora una volta – ha affermato il ministro Martina - il nostro Paese si riconferma protagonista nella lotta allo spreco alimentare e alla guida di un progetto sperimentale virtuoso che vede un gioco di squadra importantissimo: industria, grande distribuzione e consumatori insieme. Sono le componenti stabili del lavoro che facciamo da anni attraverso il nostro Tavolo per l'assistenza alimentare agli indigenti".
"Già con Expo - ha ricordato il ministro - abbiamo raccolto la sfida a livello internazionale e, con l'approvazione della legge contro gli sprechi, abbiamo messo in pratica i principi sottoscritti nella Carta di Milano. Abbiamo reso più conveniente per le imprese donare piuttosto che sprecare e siamo sempre più vicini all'obiettivo di recuperare un milione di tonnellate di cibo e distribuirle a chi ne ha bisogno con il prezioso aiuto degli enti caritativi. Abbiamo segnali positivi dagli operatori su un incremento significativo del recupero delle eccedenze in questo ultimo anno; serve rafforzare sempre più questo lavoro. Creando consapevolezza anche tra i cittadini perché a livello domestico che si genera la metà degli sprechi".

Sono oltre 20mila le aziende alimentari in campo contro gli sprechi alimentari, da quelle più strutturate, alle piccole-medie imprese. E questo in un mondo (dati Fao) che ogni anno butta nella spazzatura 1,3 miliardi di tonnellate di cibo per un valore di oltre 2mila miliardi di euro, pari a un terzo della produzione mondiale. Mentre l'Italia, attestata a metà della media europea, ogni anno spreca alimenti per circa 12,6 miliardi, equivalente a 24,5 milioni di tonnellate di carbonio inutilmente sprigionate nell'atmosfera. Lo ha ricordato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare: "Un'idea - ha spiegato - concepita esattamente nello stesso momento in cui inizia la discussione sulla proposta della prima legge per la lotta agli sprechi alimentari e la distribuzione delle derrate agli indigenti in Italia e, con un tempismo quasi perfetto, mentre il progetto vince il finanziamento Ue in concomitanza all'approvazione della legge nazionale in Parlamento".

"La recente legge anti-spreco - ha aggiunto Scordamaglia - essendo la prima legge quadro nazionale organica, attraverso il significativo alleggerimento delle condizioni per la donazione e la gestione delle eccedenze, consentirà alle attività di progetto di sortire effetti ancora maggiori e incidere profondamente nella prevenzione e riduzione degli sprechi e il recupero delle eccedenze alimentari su tutto il territorio. E' solo l'inizio, la creazione e la diffusione di un contesto normativo e informativo atto ad accogliere le numerose iniziative oggi finalmente possibili sulla materia". La campagna di informazione e sensibilizzazione contro gli sprechi alimentari ha preso avvio nel luglio scorso e terminerà il 30 giugno 2019.

"La realizzazione di un progetto di filiera sul tema della lotta allo spreco e del recupero delle eccedenze alimentari èun fatto di grande rilievo - ha detto Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione - Insieme agli altri partner potremo avere una forza d'urto significativa per stimolare comportamenti virtuosi del mondo delle imprese e dei consumatori, con impatti positivi sulla società e sull'ambiente. La recente legge approvata dal Parlamento crea un contesto più favorevole a un aumento delle donazioni: sarà compito di Federdistribuzione sensibilizzare ulteriormente il settore della distribuzione, consapevole e già impegnato in iniziative concrete".

Nel suo intervento al Mipaaf, il presidente Cobolli Gigli ha assicurato che Federdistribuzione lavorerà "in ogni regione d'Italia, affinché si possano intraprendere in modo ancora più convinto azioni per dare una seconda vita a prodotti alimentari perfettamente commestibili. Nell'ambito del progetto Life gireremo tutto il Paese, per parlare alle amministrazioni locali e per aprire nuove collaborazioni tra le nostre imprese e le istituzioni del territorio, con l'obiettivo di contribuire, attraverso le donazioni, a migliorare le condizioni delle persone che si trovano in situazioni di bisogno e ridurre l'impatto sull'ambiente attraverso un utilizzo sostenibile delle risorse".

"Con questo progetto europeo è la prima volta che in Italia nasce una vera coalizione tra quattro grandi organizzazioni territoriali, con l'obiettivo comune di recuperare le eccedenze alimentari e combattere lo spreco a favore delle persone indigenti - ha dichiarato Andrea Giussani, presidente del Banco Alimentare (21 organizzazioni territoriali in Italia che raccolgono ogni anno 85mila tonnellate di alimenti, destinati ogni giorno a oltre 1,5 milioni di persone bisognose) - Migliaia di imprenditori, manager e responsabili aziendali saranno contattati affinché le eccedenze dell'industria e della distribuzione siano affidate a Banco Alimentare. E migliaia di consumatori saranno sensibilizzati a non sprecare cibo nelle mura domestiche.‎ Siamo molto contenti di far parte di questa squadra e metteremo a disposizione tutte le nostre competenze per lavorare al meglio, nei prossimi tre anni, insieme ai nostri partner".

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