Macchine agricole, oggi parte l'Eima dei record

Sette padiglioni in più e 1.900 espositori. E il mercato, ancora ingessato, cerca riscatto con i Psr

Macchine agricole, oggi parte l'Eima dei record
Si apre oggi a Bologna Eima International, la grande kermesse biennale della meccanica agricola che affollerà il quartiere fieristico fino a domenica 13. La 42esima edizione inaugura con numeri da record: ai diciotto padiglioni stabili della struttura fieristica ne sono stati aggiunti altri sette provvisori, per accogliere le 1.900 industrie espositrici, provenienti da 50 Paesi. Molto forte la caratterizzazione internazionale della rassegna, che vede la presenza di operatori economici da 140 Paesi e di 80 delegazioni ufficiali da 70 Paesi.

Alla conferenza stampa di ieri mattina il presidente di FederUnacoma, Massimo Goldoni, ha sottolineato i contenuti della rassegna – che vede il più alto numero di anteprime e novità di prodotto della propria storia e che conta ben 25 soluzioni tecnologiche inedite premiate come “Novità Tecnica” più altre 54 come “Segnalazione” – ma anche la sua portata dal punto di vista politico, per la presenza di rappresentanti del governo, delle istituzioni e del mondo produttivo. “L’Eima è il prodotto di un grande lavoro corale – ha detto Goldoni – e di partnership importanti come quella con Itabia per Eima Energy, con BioHabitat per Eima Mia, con Unacma per Eima Desk, oltre che con Ascom e Galleria Cavour che collegano con fascino e intelligenza l’evento fieristico con la vita cittadina”.

Intanto, le previsioni elaborate da FederUnacoma su dati del ministero dei Trasporti e presentate ieri stimano che le immatricolazioni di trattori in Italia nei primi dieci mesi di quest'anno sono diminuite dell'1,2% rispetto allo stesso periodo 2015, con poco meno di 15.300 mezzi registrati. Nel 2006, prima della crisi del settore, erano circa 30mila. E dopo essere calate a 18.400 nel 2015 (-38% in dieci anni), alla fine del 2016 le immatricolazioni dovrebbero scendere sotto la soglia critica di 18mila unità. Ma tra gennaio e ottobre sono diminuite del 2% anche le immatricolazioni di mietitrebbiatrici, a quota 329.

Se il mercato interno delle macchine agricole soffre ancora, quello europeo non ride. E a livello mondiale crescono solo pochi Paesi: India, Turchia e Stati Uniti, tra i grandi acquirenti, Vietnam, Etiopia, Kenya e Cuba tra quelli emergenti. I dati elaborati da Agrievolution indicano che nei primi nove mesi di quest'anno le vendite di trattori in Europa sono diminuite del 6% rispetto allo stesso periodo 2015, con 160mila unità. La Cina ha registrato un crollo del 29% (400mila trattori), il Brasile del 17%, la Russia del 19%, il Giappone del 24%. Tra gennaio e settembre sono invece cresciute del 17% le vendite in India, con una previsione a fine anno di 600mila trattori, del 7% in Turchia e del 3% in Usa (200mila mezzi previsti). Una crisi congiunturale nel complesso, ha evidenziato Goldoni, iniziata nel 2014 a causa di surplus produttivi di cereali e colture oleaginose, con conseguente crollo dei prezzi e degli investimenti in agricoltura.

Ma, nonostante la crisi, nel settore delle macchine agricole la parola d'ordine‎ è innovazione. "La crisi del mercato non significa una perdita d'interesse dell'agricoltura italiana verso la meccanizzazione ha spiegato il presidente di FederUnacoma - perché proprio una rassegna come l'Eima, sempre affollatissima di agricoltori, dimostra l'interesse straordinario per le innovazioni proposte dall'industria meccanica".

"La drastica riduzione delle vendite - ha concluso Goldoni - dipende dalla crisi del settore agricolo che vede un calo costante del numero di aziende in attività (9% in meno solo nel periodo 2010/13) a causa della scarsa redditività delle produzioni e delle dimensioni aziendali troppo piccole per consentire economie di scala".

Tuttavia, i presupposti per un miglioramento della situazione e, quindi, per una ripresa del mercato delle macchine agricole sono migliori che nel passato. Nella legge di bilancio 2017 varata dal Governo sono previsti l’abolizione dell’Irpef agricola e un insieme di sgravi fiscali e decontribuzioni, soprattutto per i giovani imprenditori.
Il Piano nazionale industria 4.0, varato alla metà di settembre e volto a sostenere la digitalizzazione dei processi produttivi, avrà ricadute sull’agricoltura poiché sarà applicato alle intere filiere agroindustriali, con riflessi significativi anche sulla meccanizzazione contribuendo a diffondere i macchinari e i supporti per la cosiddetta agricoltura di precisione.
Per quanto riguarda gli strumenti di sostegno diretto all’acquisto di macchine agricole, è stato ricordato che giovedì 10 si aprirà ufficialmente la procedura di pre-registrazione delle domande di contributo in relazione ai 45 milioni di euro che verranno erogati dall’Inail per l’acquisto di macchine con elevati standard di sicurezza.
Ma sono i Programmi di sviluppo rurale (Psr) a rappresentare la principale risorsa per la meccanizzazione. Le Regioni italiane hanno destinato alla Misura 4 – quella che prevede il finanziamento anche per l’acquisto di macchine agricole - una quota pari a 5,4 miliardi di euro, che corrisponde al 29% della dotazione finanziaria Psr complessiva assegnata al Paese. Nel contesto europeo l’Italia è il Paese che destina in percentuale la quota più alta alla Misura 4, e ciò lascia prevedere che questa dotazione possa produrre nel periodo di esercizio 2014/20 effetti positivi.

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