Ocm ortofrutta, la Dg Agri accoglie richieste dell'Areflh

Ocm ortofrutta, la Dg Agri accoglie richieste dell'Areflh
Lo scorso 6 settembre, una delegazione della Areflh guidata dalla presidentessa Simona Caselli, ha incontrato a Bruxelles la Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea. L'obiettivo di questo incontro era quello di convincere i rappresentanti della Commissione a modificare la nota interpretativa dello scorso marzo 2016 - relativa alla Ocm per la frutta e verdura - sul livello di impegno per la produzione integrata.
 
In effetti, questa nota prevedeva un impegno da parte dei produttori e, parcella per parcella. L'Areflh ha proposto che l'impegno sia preso dall'organizzazione dei produttori per l'insieme dei suoi membri per consentire la rotazione e l'evoluzione delle colture all'interno della stessa azienda agricola. Questa posizione è stata sostenuta dai Ministeri dell'agricoltura di Spagna, Francia e Italia.
 
La Commissione ha risposto favorevolmente attraverso una lettera del Direttore Generale della Dg Agri, Jerzy Plewa. Per Caselli "si tratta di passo importante per l'agricoltura europea, che permette di valorizzare il ruolo delle organizzazioni di produttori nella gestione delle tecniche a basso impatto ambientale".
 
Due nuovi sviluppi per l'Ocm frutta e verdura
La Commissione ha inoltre risposto positivamente a due delle richieste dell'Areflh:
  • L'aumento del prezzo di ritiro come rete di sicurezza per i produttori;
  • La possibilità di creare programmi di coaching tra le organizzazioni di produttori ben strutturate e quelle meno organizzate, finanziati al 100% nel quadro dei programmi operativi.
Questi sviluppi sono il risultato di un lungo lavoro di lobbying da parte dell'Areflh, congiuntamente con altre organizzazioni europee. Caselli ha sottolineato "l'importanza di lavorare con le associazioni e le reti di regioni europee come l'Areflh, che possono trattare direttamente con la Commissione e focalizzare l'attenzione dei politici europei sulle esigenze dei nostri territori".

Fonte: Areflh