Ficodindia, nel Belice si cerca la strada dell'aggregazione

Tra i produttori c'è chi chiede un marchio unico e spinge verso la costituzione di un'Op

Ficodindia, nel Belice si cerca la strada dell'aggregazione
Nel Belice, quest'anno, la produzione di ficodindia è in calo. Lo conferma a Italiafruit News Giuseppe Viola, produttore di Santa Margherita Belice (Agrigento) dove domani e domenica si terrà l'edizione numero 23 del FicodindiaFest, la manifestazione dedicata a uno dei frutti simbolo della Sicilia.

“La produzione è inferiore di almeno il 30% rispetto allo scorso anno, ma la qualità è ottima. Sul fronte dei prezzi sono più bassi delle annate precedenti. Nell'ultima settimana, poi, il vento di Scirocco ha spinto la maturazione dei frutti e questo ha influenzato anche le quotazioni”, spiega l'imprenditore, che conduce 11 ettari dedicati a questa coltura, oltre ad avere un laboratorio per la trasformazione in cui realizza marmellata e mostarda di ficodindia. Viola ha voglia di innovare e per il prossimo anno pensa alla IV gamma. “E' un prodotto molto delicato, difficile da esportare, per questo stiamo cercando soluzioni indirizzate verso il ready to eat”.



Ma per spingere forte all'estero per Viola sarebbe il caso di fare massa critica, di unire i produttori siciliani in un unico marchio che possa godere della denominazione protetta. Intanto, nel Belice, si sta cercando di costituire un'Op focalizzata sul frutto. “Siamo una quindicina di produttori che operano su un'estensione di circa 120 ettari con una buona produzione – conclude l'imprenditore – è tutto pronto, manca solo la volontà politica di costituirla”.

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