Ortoromi, doppio traguardo e fatturato su

Festa per i 20 anni e inaugurazione dello stablimento padovano

Ortoromi, doppio traguardo e fatturato su
Un weekend di festa e... riflessione per Ortoromi, che venerdì, alla presenza di soci, fornitori, giornalisti e autorità, ha celebrato i 20 anni di attività inaugurando contestualmente il moderno stabilimento di Borgoricco (Padova), pienamente operativo dalla fine dello scorso anno. Le celebrazioni sono proseguite sabato e domenica, coinvolgendo i dipendenti (circa 600) e le rispettive famiglie). Una storia esemplare, come è più volte stato detto in occasione della giornata, avviata nel 1996 in provincia di Padova dall’unione dell’esperienza dei due soci fondatori Elio Pelosin e Rino Bovo, che nel 2006 hanno scelto di dar vita a una Cooperativa allargata per poter gestire l’intera filiera, diretta e corta, dal seme alla vendita finale del prodotto.



L’adesione al progetto di Giuseppe Senese ha permesso alla Cooperativa di implementare le forze con uno stabilimento a Bellizzi (Salerno) che garantisce la continuità di materia prima 360 giorni l’anno per offrire al cliente un prodotto sempre fresco.

Nel 2014 la Società Cooperativa Agricola dedita alla produzione di insalate di I e IV gamma ha lanciato Insal’arte, brand d’eccellenza a cappello della tradizionale linea di insalate fresche che vuole dare un’identità di eccellenza alla Cooperativa, puntando sui valori cardine che la caratterizzano (tradizione, qualità e innovazione) e un pack originale e accattivante.



E i risultati sono arrivati: Ortoromi ha chiuso il 2015 con un fatturato circa 76 milioni di euro a fronte di un un trend positivo del 13% rispetto all’anno precedente. E le stime per  l'anno in corso indicano un ulteriore ascesa in termini di giro d'affari, che dovrebbe oscillare tra i 78 e gli 80 milioni di euro



"La nostra è la storia di un'impresa e di tre famiglie che con impegno e sacrificio hanno costruito un progetto importante", ha esordito Elio Pelosin in occasione del convegno che ha dato il via alla tre giorni di festa. E l'assessore allo sviluppo economico della Regione Veneto Roberto Marcato ha sottolineato l'importanza di abbinare "ricerca e innovazione per contrastare i competitors che vogliono invadere il nostro mercato".  



"L'ortofrutta veneta è ai vertici, con un indotto di 590 milioni di euro e 28.000 ettari dedicati alle verdure, di cui 3.500 in serra", ha aggiunto l'assessore regionale all'Agricoltura Giuseppe Pan. "Ortoromi è un esempio di cooperazione vincente che ha saputo raggiungere la Gdo ed i mercati assicurando il giusto guadagno ai produttori".



E dopo l'intervento del senatore Franco Gardini, che ha sottolineato come "molti giovani stanno tornando a lavorare in agricoltura", il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini (foto sopra) ha messo in luce l'importanza del fattore aggregazione: "Se Pelosin, Bovo e Senese avessero scelto percorsi individuali probabilmente avrebbero fatto comunque bene, ma non saremmo qui a celebrare i successi di una realtà di spicco come Ortoromi, tra i cui punti di forza c'è sicuramente il legame tra due territori, tra Nord e Sud".



"La risposta alla difficoltà del mercato sta nell'innovazione", ha detto il leader veneto di Confcooperative e vicepresidente nazionale Ugo Campagnaro prima che prendessero la parola i primi cittadini di Borgoricco, Giovanna Novello e di Bellizzi, Mimmo Volpe; questi ha consegnato un riconoscimento al direttivo di Ortoromi così come ha fatto la responsabile marketing Martina Boromello, a nome di tutti i dipendenti (foto sotto)



La giornata è proseguita con il taglio del nastro (nella foto di apertura) occasione per le foto di rito (sotto le autorità intervenute con, al centro, i tre soci di Ortoromi), e la visita guidata allo stabilimento, cui hanno assistito i numerosi invitati. 


  
Il funzionamento del nuovo ed innovativo "laboratorio" patavino è stato spiegato dalla gallery realizzata in vetrate dove sono stati collocati alcuni monitor che riproducono le fasi di lavorazione per scoprire ogni fase del processo gestito da Ortormi dal seme al prodotto finito. 



Lo stabilimento occupa 280 persone e lavora circa 400 mila colli ogni giorno sei giorni la settimana, con sei linee di confezionamento per la IV gamma, cinque per la I gamma, cinque per il lavaggio delle insalate adulte, tre per le baby e due linee per le ciotole.  



A conclusione dell'evento di venerdì, il momento conviviale. Ortoromi è una consolidata realtà nel panorama ortofrutticolo nazionale che vuole continuare a crescere per raggiungere traguardi sempre più prestigiosi. 



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