Co-branding, naturalità, servizio: Pedon cresce

L'intervista a Luca Zocca, manager dell'azienda vicentina

Co-branding, naturalità, servizio: Pedon cresce
Luca Zocca, marketing manager di Pedon, azienda di Molvena (Vicenza) leader mondiale nel settore dei cereali, legumi e semi, parla di strategie ed evoluzione del commercio, di ultime innovazioni lanciate sul mercato e, anche, degli aspetti che le aziende dell'ortofrutta dovrebbero "curare" per tentare di rilanciare i consumi in Italia. 

Prosegue la partnership tra Pedon e due grandi aziende dell'alimentare italiano, Saclà e Monini, con le quali negli ultimi anni avete sviluppato linee dedicate di prodotti naturali a elevato contenuto di servizio e a base di cereali. La collaborazione, dunque, è alla base del vostro modello di business?
Sicuramente rientra in una strategia di marketing e commerciale per valorizzare il brand, creare nuovi prodotti con maggior contenuto di servizio, aumentare la visibilità a scaffale intercettando nuovi consumatori. Tutto questo contribuisce ai risultati dell'azienda e ci consente di essere riconosciuti come distintivi e innovativi nella nostra categoria, massimizzando al contempo gli investimenti di ricerca e sviluppo.

Quali risultati state ottenendo con le nuove linee "figlie" di questa cooperation? E quali sono i loro principali punti di forza?
I cofanetti Saclà ovvero l'abbinamento dei nostri prodotti con i loro sughi per piatti e insalate estive sono stati inseriti da maggio scorso. Dai dati che abbiamo sui due mesi riscontriamo un buon successo a livello vendite della referenza farro con una copertura capillare italiana e un forte interesse sia della Do che della Gd.

Il C'è di buono 5 cereali con il sampling di olio GranFruttato Monini, registra un aumento delle vendite nell'ordine di 3-4 punti percentuali su base annua.
Da segnalare anche il co-branding OrtoRomi (linea Pausa Pranzo In Forma con bulgur e quinoa Pedon) che ha permesso di migliorare e innovare il servizio offerto al consumatore oltre ad accrescere la visibilità del brand Pedon in un nuovo settore merceologico presso tutte le principali insegne della Gdo.
Proponiamo, da un lato, un'offerta nutrizionale distintiva e, dall'altro, un contenuto di servizio con prodotti più fruibili.




Restando in tema di marketing e comunicazione a livello internazionale, quanto è importante per Pedon l'elemento della naturalità e perché?
E' certamente uno degli elementi distintivi (e di scelta), abbinato alla capacità di innovare l'offerta ed essere apprezzati dal cliente Gdo come affidabile co-packer in una logica di category management, mentre i consumatori finali apprezzano la naturalità dei prodotti, la velocità e la facilità di preparazione.

Quali sono gli altri driver di sviluppo che state seguendo?
Ready to eat, privilegiando il fattore tempo, kit per un pasto completo, free from e contenuti nutrizionali, italianità. Il contenuto di benessere e nutrizionale giocano un ruolo importante sul prodotto e sulla leva prezzo.

Da tutte queste considerazioni è nata recentemente Happy Veggie, linea a base di soia. Quali sono gli sviluppi in Italia e all'estero?
In Italia con le quattro referenze (100% naturali, garantite No Ogm e certificate Vegan ok), di cui due biologiche, stiamo registrando un interesse crescente sulla spinta delle linee vegetariane e vegan, mentre all'estero proponiamo diverse soluzioni e sviluppi a Pl in linea con il trend in atto.



Lenticchie e piselli, tra l'altro, grazie a Pedon sono diventati pasta da vendere in tutto il mondo. A meno di un anno dall'effettiva introduzione sul mercato di More Than Pasta, qual è il feedback che avete ricevuto nei vari Paesi in cui siete presenti?
Stiamo acquisendo commesse importanti a Pl e a nostro marchio per primari clienti come Waitrose e Clearspring in Regno Unito, Coop e Rema 1000 in Danimarca, Monoprix in Francia, Albert Heijn in Olanda, Costco Messico e Canada, Axfood e Netto in Svezia, Penny in Germania, Billa e Merkur in Austria, e così via. In Italia, invece, collaboriamo con Molino Andriani che propone la pasta con i nostri legumi bio, vegan e senza glutine nella sua linea Pasta Felicia, recentemente premiata al Brands Award 2016, riconoscimento organizzato da Gdoweek e Mark Up.

Lei ha appena vinto il premio "Le Fonti 2016" come Marketing manager dell'anno nella categoria "Settore alimentare": se fosse alla direzione di un'azienda che produce e commercializza ortofrutta fresca, cosa farebbe per tentare di rilanciare i consumi in Italia?
Lavorerei sull'appeal dei prodotti, valorizzando i contenuti, la territorialità, lavorando sullo story-telling e il packaging, cercherei di ampliare la fruibilità del prodotto e le occasioni di consumo. Partnership con altre aziende a completamento di un'offerta o parte di nuovi prodotti possono garantire benefici e aumentarne i consumi. Lo conferma la nostra esperienza con OrtoRomi: l'arricchimento delle insalate pronte con bulgur e quinoa ha reso il prodotto distintivo, caratterizzandolo e differenziandolo a scaffale. Il co-branding ha portato benefici reciproci a entrambi i marchi, e non solo in termini di visibilità. Ad oggi, infatti, questa referenza è tra le più vendute della linea Pausa Pranzo In Forma di OrtoRomi.


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