Non si bussa sul cocomero: la Cina s'infuria

All'origine dell'equivoco un cartello rivolto agli italiani in un Pdv

Non si bussa sul cocomero: la Cina s'infuria
Altro che Brexit. In un'epoca segnata da profonde tensione internazionali come quella che stiamo vivendo, basta poco per accendere la miccia del confronto "violento" fra i popoli.

Ne è prova l'assurda vicenda che ha avuto origine da un (innocuo) cartello esposto nel reparto ortofrutta di un supermercato italiano. In sintesi, il cartello invitava i clienti a non bussare sui cocomeri, classico metodo per valutarne la qualità.

Il cartello, in realtà piuttosto simpatico (e va bene, citiamolo per intero: "Si invita la gentile clientela a non bussare sui cocomeri tanto non rispondono") è finito sui social media cinesi, diventando virale.
E qui sono cominciati i guai.

Chi poteva immaginare infatti, che la "bussata" sul cocomero fosse considerata dai cinesi una vera e propria arte nazionale? Pare che abbiano sviluppato anche una app in grado di valutare la dolcezza del cocomero dal suono delle nocche sulla buccia.

Ed ecco l'equivoco: ignorando il fatto che si tratta di un'abitudine piuttosto diffusa anche da noi, in Cina hanno pensato che il messaggio fosse rivolto ai loro connazionali.

Risultato: crescita della tensione (social) fra Italia e Cina.

Vediamo però l'aspetto positivo della vicenda: finalmente possiamo dire basta a tutte le ipocrisie da politically correct, abbandonare quelle piccole e grandi prudenze che abbiamo adottato un po' tutti, negli ultimi vent'anni, per evitare di offendere questo o quello.

Tanto, se uno si vuole inc... arrabbiare, s'inc... arrabbia lo stesso!

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