Grandine a Bergamo e Ferrara: ko ortaggi, pesche, ciliegie

Grandine a Bergamo e Ferrara: ko ortaggi, pesche, ciliegie
Colpiti i vigneti in Valcalepio, distrutti i frutteti a Valbrembo. E’ più simile a un bollettino di guerra che a una stima dei danni il monitoraggio che Coldiretti Lombardia e Coldiretti Bergamo stanno effettuando dopo la tempesta di acqua, ghiaccio e vento che ha colpito la provincia di Bergamo.

"La grandinata di lunedì aveva una tale intensità che ha distrutto l'intero raccolto del frutteto che ho a Valbrembo - spiega con amarezza Matteo Locatelli dell'azienda frutticola Sant'Anna - le ciliegie e le pesche già presenti sugli alberi sono praticamente da buttare. Un raccolto perso. I chicchi di ghiaccio hanno colpito con violenza anche le gemme e i rami quindi avrò sicuramente dei problemi anche con la produzione del prossimo anno. Sono stati danneggiati anche i frutteti che si trovano in zona Astino, alle porte di Bergamo; non so se riuscirò a salvare qualcosa".

Il nubifragio ha coinvolto in modo grave anche la Valcavallina. "La grandinata ha colpito il nostro territorio come una furia - spiega Angelo Casali, agricoltore di Berzo San Fermo - i vigneti attorno all'abitato sono stati distrutti con danni che vanno dal 90 al 100%. Un disastro. Non si contano gli alberi sradicati e gli smottamenti tra i filari. Alcune aziende agricole sono state allagate e l'acqua ha compromesso fieno e macchinari". Nella zona di Berzo San Fermo – spiega la Coldiretti provinciale - sono esondati il Bescasolo, il San Fermo, il Seresina e altri corsi d'acqua. A cause di frane e smottamenti alcune frazioni sono isolate. Quattro aziende agricole non si sono ancora potute raggiungere. Oltre agli agricoltori sono impegnati anche la Protezione Vivile e la Forestale.
 
La situazione è grave anche a Foresto Sparso, dove le coltivazioni sono state coperte da una coltre di ghiaccio dovuta dall'abbondante grandinata e l'acqua esondata dal torrente Cherio ha invaso strade e campi. A Chiuduno – spiega la Coldiretti - le serre sono state invase dall'acqua che ha completamente sommerso le colture in atto. Gravi danni si rilevano anche alle colture di zucchine e piselli a Seriate. Le segnalazioni di danni ci stanno arrivando da ieri sera e sono continuate senza sosta anche ieri mattina - sottolinea Coldiretti Bergamo - conseguenze gravi anche nelle nostre migliori zone per la produzione del Valcalepio. Negli ultimi dieci anni – conclude Coldiretti – il maltempo ha causato danni per 14 miliardi di euro all’agricoltura italiana.

Una grandinata intensa, trenta minuti dalle 9.30 del mattino di ieri, ha provocato ingenti danni a un qualche centinaio di ettari di colture orticole specializzate. Particolarmente colpite le zone del Basso Ferrarese – Bosco Mesola, Santa Giustina, Alberazzo - dove il terreno è rimasto letteralmente imbiancato per diverse ore. Sul pomodoro i danni stimati sono totali, il 100% del raccolto è stato praticamente spazzato via sono stati fortemente compromessi anche seminativi, carote e patate.
Cia Ferrara sta monitorando la situazione con i tecnici e sull’evento è intervenuto il presidente provinciale Stefano Calderoni.

«Siamo preoccupati – spiega Calderoni - per la perdita dei principali raccolti del territorio come pomodoro, frumento tenero, mais, carote e patate in piena fase vegetativa o quasi pronti per la raccolta. Inoltre le piante che sono riuscite a salvarsi hanno subito un forte stress e rischiano di ammalarsi, compromettendo l’intero raccolto. Un’altra questione che ci preoccupa particolarmente è l’aspetto dei risarcimenti da parte delle assicurazioni per quelle colture ancora in fase di emergenza, dunque senza frutti. Qui le compagnie potrebbero non riconoscere il danno reale o potenziale. Questo vorrebbe dire mettere in ginocchio le aziende che ad oggi, alle porte della stagione estiva, non hanno alcuna alternativa che possa sostituire queste colture».

Fonte: Ufficio stampa Coldiretti e Cia