Fondi Ue, la spesa delle Op supera i 256 milioni

Nel 2015 l'Italia conferma il primato per i programmi operativi

Fondi Ue, la spesa delle Op supera i 256 milioni
E' aumentata a 256,3 milioni, nel 2015, la spesa complessiva dell'Italia dei fondi comunitari a sostegno del settore ortofrutticolo. Con un aumento dell'8,9% rispetto ai 235,4 milioni spesi nel 2014. E' quanto emerge dai dati diffusi dalla Commissione Ue e pubblicati sul sito internet dal ministero delle Politiche agricole.

Nel periodo compreso tra ottobre 2014 e ottobre 2015, a fronte di poco più di 1.118 milioni spesi complessivamente dai 28 Stati membri (l'anno prima erano 1.010,5 milioni), l'Italia si è confermata al primo posto, seguita da Spagna (216,5 milioni), Polonia (200,7) e Francia (116,6 milioni). La quota più rilevante degli aiuti Ue per il settore - 813,2 milioni in totale - è servita a finanziare i programmi operativi delle Organizzazioni di produttori, cui l'Italia ha destinato 228,6 milioni, pari al 28,1% della spesa complessiva.



Anche nel 2015, quindi, il sistema delle Op italiane (285 le Organizzazioni di produttori che hanno presentato il programma operativo per ottenere gli aiuti) ha confermato il primato nella graduatoria Ue, seguito dalla Spagna con il 25,6% della spesa complessiva e dalla Francia (14%).

Oltre i programmi delle Op, la Commissione europea finanzia i programmi "Frutta nelle scuole" e i piani di riconoscimento dei "Gruppi di produttori pre-riconosciuti"; quest'ultimi, in particolare, sono riservati ai Paesi che hanno aderito alla Ue dopo il 2004. Anche per i programmi di educazione alimentare nelle scuole, l'anno scorso l'Italia ha esibito comunque la migliore capacità di spesa, attivando 25,9 milioni su un budget totale di 104,5. Nel 2014 aveva speso 16,4 milioni a fronte dei 73,5 stanziati da Bruxelles.

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