Attualità
Piana del Sele: nuovo regolamento per le serre
Il provvedimento punta a favorire lo sviluppo sostenibile dell'orticoltura nell’area di Eboli
La Campania ha appena approvato la revisione del "Regolamento serre" che, a detta dei firmatari del provvedimento, il Consorzio di Bonifica in destra del fiume Sele e l'Assessorato agricoltura della Campania, garantirà uno sviluppo sostenibile all'orticoltura della Piana del Sele.
Il nuovo Regolamento supera un problema serio per gli agricoltori dell'area di Eboli (Salerno) – alla destra del fiume Sele – che da mesi era all'attenzione della Regione. Negli ultimi anni, infatti, la crescita degli impianti dedicati a ortaggi di quarta gamma ha portato a un forte incremento delle acque da smaltire a valle delle serre attraverso i canali della rete colante. Con il rischio, per le aziende agricole, di incorrere in improvvise esondazioni nei terreni agricoli.
Gli imprenditori locali, ora, potranno continuare a realizzare serre seguendo specifici accorgimenti volti a evitare carichi eccessivi di impermeabilizzazione dei suoli. Si dovrà, infatti, garantire l'invarianza idraulica nel drenaggio delle acque: vale a dire, la portata di acqua che giungerà nella rete di bonifica a seguito della costruzione di un impianto, dovrà essere la stessa di quella che giungeva prima che si attuasse l'impianto medesimo. "L'invarianza idraulica – fa sapere, in una nota, il Consorzio di Bonifica in destra del fiume Sele – potrà essere garantita con vasche di laminazione nelle zone a pericolosità idraulica e con vasche e stradoni drenanti nelle zone non idraulicamente pericolose".
A margine del tavolo tecnico che ha portato all'accordo tra il Consorzio locale e l'Assessorato agricoltura della Campania, il presidente dell'ente di bonifica Vito Busillo ha rimarcato che si tratta di "un provvedimento innovativo e di straordinaria importanza per garantire un futuro imprenditoriale alla Piana del Sele", visto che "le spese di rilascio dell'autorizzazione sono state ridotte drasticamente, scaglionate per fasce di estensione aziendale e non saranno dovute dai giovani agricoltori under 40 che intendono avvalersi della misura di primo insediamento del Piano di Sviluppo Rurale".
Copyright 2016 Italiafruit News
Il nuovo Regolamento supera un problema serio per gli agricoltori dell'area di Eboli (Salerno) – alla destra del fiume Sele – che da mesi era all'attenzione della Regione. Negli ultimi anni, infatti, la crescita degli impianti dedicati a ortaggi di quarta gamma ha portato a un forte incremento delle acque da smaltire a valle delle serre attraverso i canali della rete colante. Con il rischio, per le aziende agricole, di incorrere in improvvise esondazioni nei terreni agricoli.
Gli imprenditori locali, ora, potranno continuare a realizzare serre seguendo specifici accorgimenti volti a evitare carichi eccessivi di impermeabilizzazione dei suoli. Si dovrà, infatti, garantire l'invarianza idraulica nel drenaggio delle acque: vale a dire, la portata di acqua che giungerà nella rete di bonifica a seguito della costruzione di un impianto, dovrà essere la stessa di quella che giungeva prima che si attuasse l'impianto medesimo. "L'invarianza idraulica – fa sapere, in una nota, il Consorzio di Bonifica in destra del fiume Sele – potrà essere garantita con vasche di laminazione nelle zone a pericolosità idraulica e con vasche e stradoni drenanti nelle zone non idraulicamente pericolose".
A margine del tavolo tecnico che ha portato all'accordo tra il Consorzio locale e l'Assessorato agricoltura della Campania, il presidente dell'ente di bonifica Vito Busillo ha rimarcato che si tratta di "un provvedimento innovativo e di straordinaria importanza per garantire un futuro imprenditoriale alla Piana del Sele", visto che "le spese di rilascio dell'autorizzazione sono state ridotte drasticamente, scaglionate per fasce di estensione aziendale e non saranno dovute dai giovani agricoltori under 40 che intendono avvalersi della misura di primo insediamento del Piano di Sviluppo Rurale".
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