«Bio, senza glutine e no Ogm sugli scudi»

Coldiretti: italiani sempre più sensibili alle produzioni sostenibili e naturali. I dati

«Bio, senza glutine e no Ogm sugli scudi»
"Senza" è meglio: i prodotti che non contengono chimica, glutine e Ogm vanno per la maggiore e sarebbero cresciuti a due cifre, nel 2015, stando alle rilevazioni Coldiretti. Nelle borse della spesa degli italiani finiscono alimenti sempre più selezionati, con un'attenzione particolare nei confronti dei preparati "naturali". Dall'aumento del 50% degli acquisti di food senza glutine all'incremento del 20% di quelli biologici, fino agli "Ogm free", "si tratta - sottolinea la confederazione - del segmento più dinamico della tavola". Non solo: sarebbero quindici milioni le persone che mettono nel carrello prodotti locali a chilometri zero, mentre ad acquistare regolarmente prodotti tipici sono due italiani su tre. 

Lo ha scritto a chiare lettere anche  Coop nell'ultimo suo "Rapporto": il 70% degli italiani è disposto a pagare di più un alimento del tutto naturale, il 65% per uno che garantisca l'assenza di Ogm, il 62% per un prodotto bio e il 60% per uno senza coloranti.

Secondo l'Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile - l'indagine qualitativa condotta congiuntamente da LifeGate, Eumetra Monterosa, in collaborazione con i main sponsor Coop Lombardia, Ricola e Unipol Gruppo - la percentuale di italiani convinti che della sostenibilità non si possa fare a meno anche in tempo di crisi è salita dal 27 al 37%, così come è passata dal 17 al 22% la quota di coloro che ritengono sia una tendenza da cavalcare. Ma soprattutto è cresciuto il livello di dimestichezza e di comprensione dei "vocaboli" della sostenibilità. Una sfilza di segni più legati anche alla sensibilizzazione garantita dall'Expo.
 
Dal quadro generale tratteggiato dall'Osservatorio emerge che circa due terzi degli italiani collocano il tema della sostenibilità davanti alla crisi economica. Gli "appassionati" e "interessati" ai temi della sostenibilità, sono saliti al 62% contro il 43% rilevato nella prima edizione. E' cresciuta inoltre di 21 punti la quota di italiani che dichiara di consumare alimenti a Km zero, che si attesta al 33%. A parità di sostenibilità, inoltre, l'80% degli intervistati dichiara di preferire l'acquisto di prodotti Made in Italy.

Gli aspetti più importanti nelle scelte sostenibili? Secondo le rilevazioni LifeGate ed Eumetra Monterosa al primo posto tra le motivazioni figura il senso di responsabilità per le generazioni future (85% delle indicazioni), seguita dalla ricerca del benessere. Tutte tendenze che il settore ortofrutticolo non può ignorare. A patto di attrezzarsi. Perché, come ha detto il presidente di Almaverde Bio Renzo Piraccini al primo  forum del benessere tenutosi sabato a Cesena, "i prodotti bio vanno garantiti da marchi e da una giusta caratterizzazione del punto vendita". Per sfruttare al meglio il vento favorevole.