Asparago pugliese: campagna al via con buone prospettive

Pasquariello: temperature miti e qualità, con la Spagna quest'anno si gioca ad armi pari

Asparago pugliese: campagna al via con buone prospettive
Dopo un 2015 caratterizzato da un ritardo oltre ogni previsione, quest'anno è invece già iniziata da qualche settimana la raccolta dell'asparago sul territorio pugliese. Per comprendere l'andamento di questa stagione, che parte con prospettive ben diverse dalla precedente, Italiafruit News ha fatto il punto con Giovanni Pasquariello, titolare dell'omonima azienda del foggiano.

Quando e come è partita la campagna 2016? Il clima particolarmente mite di questo inverno ha anticipato la raccolta e influito sulla qualità del prodotto?
Nonostante i primi turioni siano stati raccolti in anticipo, si può dire che la vera stagione dell'asparago sia iniziata con l'aumento delle temperature di questa settimana, in quanto fino ad oggi è stato possibile raccogliere soltanto pochi chili per ettaro.
In merito alla qualità, otterremo sicuramente un prodotto ottimo in quanto l‘autunno mite ha fatto sì che le piante rimanessero verdi fino a dicembre, accumulando così sostanze nutrienti nelle radici.

Quali sono le previsioni dal punto di vista dei volumi?
È difficile ad oggi pronosticare la quantità in quanto saranno determinanti le temperature durante la raccolta: basterebbe infatti una diminuzione per dimezzare le quantità, come è purtroppo avvenuto la scorsa annata quando i primi di maggio si registrò un abbassamento di temperatura che portò ad un calo della resa di asparagi per pianta.


Nella foto: Giovanni Pasquariello, titolare azienda Agricola Giovanni Pasquariello

Dal punto di vista commerciale, aggirandosi nei mercati abbiamo notato che la campagna sembra partita piuttosto bene. A livello di quotazioni e richiesta come sta procedendo?
Fino ad oggi i prezzi sono stati buoni e la domanda alta, quindi per i prossimi giorni avremo ancora delle ottime quotazioni, che si aggirano attorno ai 5-6 euro al kg per merce di calibro 16/22 mm.
Il vantaggio di questa stagione è legato alle basse temperature dei giorni scorsi, le quali hanno danneggiato anche la Spagna che, iniziando circa 20/25 giorni prima di noi, solitamente nel momento in cui iniziamo la raccolta esporta, verso il nostro paese ed il resto dell‘Europa, prodotto dal prezzo inferiore. Avendo invece quest'anno poche quantità in raccolta ed un prezzo in linea con il nostro, l‘esportazione di prodotto nazionale sarà più semplice in quanto offriremo ad armi pari.

Quanto vale il mercato interno e quanto l'export? Quali sono al momento i vostri principali Paesi esteri di destino?
All'Italia è rivolto il 40% della produzione, suddiviso tra Gdo e Mercati all'ingrosso, dove stiamo sviluppando il progetto "Asparago24" che, giunto al secondo anno, continua a riscuotere forte interesse da parte di grossisti e consumatori, desiderosi di gustare un prodotto freschissimo. 
Il restante 60% del prodotto e dedicato all'esportazione, tra Germania, Polonia, Danimarca, Inghilterra e Francia. Quest'ultima negli anni è diventata la nostra maggior importatrice grazie ad un rapporto di collaborazione con clienti che apprezzano la freschezza e la qualità dei nostri prodotti, molte volte rinunciando al risparmio che potrebbe derivare dall'acquisto dei medesimi articoli di origine spagnola.

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