Pachino? Una varietà (e non un luogo) per tanti

Trentini (Areflh): puntare su promozione e comunicazione, le risorse Ue non mancano

Pachino? Una varietà (e non un luogo) per tanti
Nei giorni scorsi a Cesena durante la presentazione del libro "Ortofrutta Italiana. La Sfida", Luciano Trentini, vice presidente dell'Associazione delle regioni ortofrutticole europee (Areflh), ha invitato le aziende del settore ortofrutticolo italiano a puntare sulla comunicazione nazionale e internazionale delle proprie produzioni d'eccellenza.

Trentini ha fatto capire che se "Pachino" per moltissime persone (anche operatori del commercio e della ristorazione) non è un luogo distintivo della Sicilia ma un specie comune di pomodoro, ossia il ciliegino, forse è perché negli ultimi anni si è fatto poco per comunicarlo.

"Non condivido la battaglia che si sta facendo in questo periodo nei confronti del Marocco per il pomodoro da mensa", ha detto Trentini, per evidenziare che la crisi di mercato europea è stata influenzata soprattutto dall'incremento delle esportazioni nell'Ue della Turchia, Paese erbargato dalla Russia a dicembre 2015.

Il pomodoro, infatti, è uno dei prodotti su cui l'Italia ha investito maggiormente in innovazione varietale, sia per migliorare il gusto che l'aspetto. Pertanto, è giunta l'ora di far conoscere le varie eccellenze in maniera adeguata. Come? "L'Unione europea – ha detto – ci dà l'opportunità di fare una corretta informazione, mettendo a disposizione circa 200 milioni di euro per promuovere i nostri prodotti. E, oggi, come Italia, non brilliamo proprio nella presentazione dei progetti di promozione". Insomma, "le risorse – ha concluso il vice presidente di Areflh – non mancano; bisogna cercare di spenderle bene".

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