Pomodoro sardo: buon inizio, poi il calo dei listini

L'analisi (e i prezzi) di Op Agricola Campidanese nelle parole di Salvatore Lotta

Pomodoro sardo: buon inizio, poi il calo dei listini
Un inizio favorevole con quotazioni sostenute, un prosieguo meno fortunato a causa dalla produzione abbondante e del clima mite, poco idoneo ai consumi, che ha sensibilmente abbassato i prezzi: questa la sintesi della campagna commerciale del pomodoro di Op Agricola Campidanese distribuito a marchio L’Orto di Eleonora, certificato secondo lo schema GLOBAL G.A.P. e coltivato con tecniche di lotta integrata. 

Nel dettaglio - spiega a Italiafruit News il direttore commerciale Salvatore Lotta (nella foto) - il Ciliegino è coltivato su  5 ettari nella zona di produzione di  Terralba (Oristano); i prezzi medi al produttore si aggirano attorno all’euro al chilo, al cliente finale della Gdo il prodotto, confezionato in vaschette da 500 e 300 grammi, viene proposto a circa il doppio.

Analoga superficie interessa il pomodoro a Grappolo la cui zona di produzione è San Nicolò d'Arcidano (Oristano); il prezzo medio al produttore è di 0,82, mentre in Gdo viene proposto in padelle a uno strato a 1,40 euro.

Il Pomino (Datterino sardo) occupa invece un ettaro nella zona di Decimoputzu (Cagliari); il prezzo medio al produttore è di 1,70  euro al chilo, al cliente finale viene venduto a 2,80 euro in confezioni da 250 grammi. 

Tre, infine, gli ettari dedicati a Marmande nella zona di produzione San Nicolò D'Arcidano (Oristano) e un prezzo medio all'agricoltore di 1,10 euro (1,70 euro in Gdo).

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