Zuliani: «Così l'ortofrutta Conad decolla con gli occhi dei giovani»

Il manager dell'insegna racconta il progetto con la Cattolica di Piacenza

Zuliani: «Così l'ortofrutta Conad decolla con gli occhi dei giovani»
“Con questa iniziativa diamo ai giovani l'importante opportunità di lavorare sulla valorizzazione di una delle passioni italiane, vale a dire i prodotti dell’agricoltura. Ma, soprattutto, prestiamo attenzione alla capacità di osservazione degli studenti che, non avendo preconcetti, possono vedere il reparto ortofrutta del futuro con più libertà e senza i compromessi che dobbiamo invece affrontare noi del settore”. Così Giuseppe Zuliani, direttore customer marketing e comunicazione di Conad, ha spiegato a Italiafruit News l’avvio ufficiale (venerdì scorso, 19 febbraio) del progetto Ortofrutta, che l’insegna ha avviato insieme a OsservaItalia e la facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Piacenza.

Gli studenti del Corso di Laurea in Food marketing e strategie commerciali dell’ateneo piacentino avranno il compito di studiare alcune proposte di rivisitazione complessiva del reparto e i migliori modi di presentare frutta e verdure sul banco dei supermercati. Anche in un’ottica di nuovi stili del consumo.

“L’articolazione del progetto – ha detto in aula Zuliani - prevede tre fasi distinte: la diagnosi, gli obiettivi e le strategie. Innanzitutto, bisogna delineare i principali indicatori delle performance che misurino la nostra capacità di soddisfare i bisogni e le percezioni da parte dei clienti. Questo avverrà, probabilmente grazie a dei questionari, attraverso l’analisi dei punti di forza e di debolezza e ragionando anche in chiave competitiva: che ruolo ha il dettaglio? E i mercati a km zero? E, ancora, quali sono i fattori chiave di scelta nell’ortofrutta e quali i bisogni e i principali gap?”.



Sulla base dell’analisi, vanno poi definiti gli obiettivi da perseguire su cui costruire il piano di azione strategica. E, con essa, tutte le singole attività.

“Dovete cercare di identificare le strategie più corrette, in modo propositivo e creativo, ragionando su tutte le leve del retail-mix – ha chiarito il manager - Assortimento, lay-out, comunicazione, prezzo, promozione, soluzioni di acquisto. E’ solo un problema di prezzo o abbiamo invece un problema di qualità dei prodotti in assortimento? E’ un assortimento in linea con i macro trend emergenti di consumo? E poi, come la mettiamo con i vegani? E con la sostenibilità intesa anche come capacità di valorizzare fornitori locali, tipicità e italianità? Ci sono tutte le informazioni importanti per stimolare in modo adeguato l’acquisto? E quali soluzioni di servizio siamo in grado di fornire?”.

Gli studenti avranno la possibilità di lavorare su specifici progetti - a cominciare dalla definizione del ruolo dell’assortimento, dalla scala prezzi, il piano promo, la declinazione del prodotto a marca del distributore - per le più importanti categorie dell'ortofrutta: banane, mele, insalata in busta e frutta secca.

Andrà poi proposta una politica di sviluppo della Marca del distributore definendone il suo ruolo trasversale su tutto il comparto e una campagna di comunicazione che supporti quella di orientamento nel punto vendita.

Dopo la discussione dei progetti, il 24 marzo, ad aprile-primi di maggio le migliori tre ricerche saranno pubblicate sul sito di OsservaItalia. E l’applicabilità? “Probabilmente i progetti non saranno utilizzabili interamente, ma speriamo di potere accogliere molti degli stimoli suggeriti”, ha chiosato Zuliani.

Raffaella Quadretti
Editorial manager - Agroter Group
raffaella@agroter.net

Copyright 2016 Italiafruit News