Infia, fatturato in ascesa in un anno turbolento

Più 3% nei primi dieci mesi malgrado i costi delle materie prime. Camillini: distintività essenziale

Infia, fatturato in ascesa in un anno turbolento
In un anno non facile per il packaging, Infia si appresta a chiudere  il 2015 con un bilancio positivo: nei primi dieci mesi  ha registrato un incremento del fatturato del 3% rispetto all’analogo periodo del 2014, “nonostante - spiega Matteo Camillini (nella foto),  responsabile commerciale Italia - le turbolenze legate  al costo della materia prima, particolarmente accentuate a giugno e luglio, che hanno creato problemi di marginalità: vendere in oltre 80 Paesi nel mondo ci aiuta però a calmierare questo fenomeno”.

«Differenziarsi chiave strategica per ottenere valore»

“L’Italia - commenta Camillini - è tra i primissimi Paesi al mondo produttori di ortofrutta, tuttavia da diverso tempo quando incontriamo i nostri clienti, di piccole dimensioni ma anche più strutturati, raccogliamo spesso pareri molto negativi: i prezzi al ribasso non riescono a remunerare nemmeno  i costi degli agricoltori, i consumi di ortofrutta si contraggono, c’è un eccessivo ricorso alle promozioni, senza parlare della concorrenza impari, derivante da importazioni di Paesi che hanno legislazioni/costi molto differenti. Per fortuna però, ci capita anche di incontrare casi virtuosi, in cui, grazie a scelte commerciali e produttive, gli operatori riescono ad affrancarsi dalla mera logica della vendita legata al prezzo. Ciò che caratterizza e accomuna tutti questi produttori, è fondamentalmente la capacità di differenziarsi: sono stati capaci di valorizzare marchi e Dop esistenti oppure addirittura di crearne di nuovi che, nel giro di poco tempo, hanno riscontrato un forte appeal nel mercato”. 

«Mostrare i punti di forza»

“Sovente - prosegue Camillini - questi esempi vincenti sono legati all’innovazione varietale, ma molto più spesso derivano dalla capacità di fornire produzioni di valore che possano essere facilmente riconosciute dal consumatore finale: chi compra per la prima volta un buon prodotto in un punto vendita, quasi sempre torna ad acquistarlo. Per questo la possibilità di avere un marchio facilmente riconoscibile diventa variabile strategica ai fini del successo di una campagna. Per quanto riguarda Infia, crediamo che esistano ancora tantissime produzioni di qualità italiane che, come spesso sentiamo ripetere nei vari convegni di settore, se valorizzate a dovere potrebbero essere la “vera” ricchezza del settore ortofrutticolo. Partendo dal concetto che l’omologazione non paga, occorre far emergere i caratteri distintivi di ciò che si immette sul mercato: la qualità, la storia di chi realizza il prodotto con passione, le proprietà benefiche e naturalmente la bontà”.

«Branding, confezioni innovative e personalizzabili»

“I motivi del nostro successo in tutti questi anni - dice ancora  il responsabile commerciale Italia di Infia -  sono dovuti sì alla capacità di avere creato prodotti di massa, ma soprattutto all’essere stati capaci di offrire per primi quelle soluzioni innovative utili ai clienti per potersi diversificare nel mercato. Il tutto attraverso il branding, con l’applicazione del marchio sul cestino, oppure semplicemente mediante nuovi modelli di cestini che hanno rivoluzionato la maniera di presentare la frutta. Gli esempi che potremmo citare sono decine, dai primi cestini con il pluriball a quelli che permettono il monostrato nelle fragole, ai cestini tipo clamshell e molto altro ancora”.   




«Cestini a misura di ortofrutta»

“I nostri sforzi - conclude Camillini - sono tutti concentrati nel realizzare imballaggi di qualità personalizzabili e customizzabili, in modo che possano esprimere e valorizzare le peculiarità e “vestire” il prodotto ortofrutticolo in maniera adeguata creando quel valore aggiunto che merita. Ecco perché continuiamo ad investire ed incrementare la nostra gamma di pack personalizzabili quali stampa, etichette e manici mono-materiale. La stampa diretta sui cestini, è una tecnologia di assoluto valore in quanto permette di portare il proprio “marchio” direttamente in tavola e nel frigo. Siamo in grado di fornire cestini applicando etichette sia lateralmente che sul coperchio. Siamo gli unici, tra le altre cose, a poter realizzare e commercializzare cestini con manici senza rivetto metallico, quindi decisamente più consoni al contenere prodotti ortofrutticoli e totalmente riciclabili”.

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