«Melone: tamponata l'emorragia dei consumi, ma...»

Cagna: bisogna crescere, anche sul fronte export. Agricola Don Camillo investe

«Melone: tamponata l'emorragia dei consumi, ma...»
“In attesa dei dati ufficiali possiamo dire che l’emorragia dei consumi di melone in Italia si è interrotta: nel 2015 finalmente, grazie alla buona qualità del prodotto, c’è stata una ripresa dopo anni di calo; il 2014 aveva segnato una flessione rispetto al 2013, a sua volta peggiore del 2012”. Ettore Cagna, massimo esponente del Comitato di prodotto melone dell’organismo interprofessionale e presidente di Agricola Don Camillo inquadra così l’ultima campagna commerciale. 

“I margini di crescita per il melone italiano restano comunque notevoli e la strada da fare per incrementare le vendite sul mercato nazionale ed estero è tanta, soprattutto su quest’ultimo fronte, per il quale servono aziende organizzate e massima attenzione alle esigenze dei mercati di riferimento che si differenziano sensibilmente tra loro, nella stessa Europa, per standard e tipologia di prodotto richiesta”.

Importanti novità in vista, intanto, per Agricola Don Camillo: archiviata la campagna con un raccolto di circa 300 mila quintali su 1.200 ettari, nel 2016 i volumi  dovrebbero balzare a 380 mila quintali. L’azienda ha in programma ambiziosi investimenti legati, in particolare, ad una linea di lavorazione all’avanguardia unica nel suo genere in Europa. 

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