Il futuro della distribuzione per Coopernic

Ieri all'Expo confronto tra Coop, Delhaize e Leclerc su filiera, discount, ecommerce

Il futuro della distribuzione per Coopernic
Incontro con i protagonisti di Coopernic, ieri all’Expo di Milano, per discutere delle trasformazioni in atto nel mondo della distribuzione in Italia e in Europa, dei nuovi volti dei consumatori e dei rapporti di filiera nell'agroalimentare. E’ stata la prima volta in Italia per i responsabili della centrale cooperativa europea nata dall'incontro fra Coop Italia e Leclerc che include attualmente anche Delhaize e Rewe; un'alleanza forte, complessivamente, di 130 miliardi di fatturato complessivo, oltre 20.000 punti vendita e 630.000 dipendenti.

All’evento - utile per dialogare sulle trasformazioni in atto nel mondo dei consumi nei diversi Paesi, sull'evoluzione della distribuzione e dei rapporti tra retailer, agricoltura e istituzioni, con un occhio di riguardo per evoluzione dei discount, innovazione ed e-commerce - hanno preso parte in veste di relatori Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, Frans Muller, presidente e Ceo di Delhaize Group e Michel Edouard Leclerc, presidente Mouvement E.Leclerc.  

Pedroni: troppe promozioni vecchio stile, lavoriamo a un progetto online

“I 13 punti di potere d'acquisto persi non si recuperano in pochi anni, però abbiamo imparato a comprare meglio, il consumismo non è più di moda", ha detto Pedroni parlando della crisi degli ultimi anni.
“Oggi a beneficiare del clima di maggior fiducia sono soprattutto i beni durevoli, mentre il largo consumo solo negli ultimi tre mesi ha mostrato leggeri segnali di ripresa a volume e la crescita a valore è frutto di una dinamica inflativa dopo anni di calo dei prezzi”. Per Pedroni, “bisogna industrializzare le eccellenze del Made in Italy: è questa la via per l'internazionalizzazione”. E ancora: “per sostenere i consumi è strategico lavorare sulla domanda: gli 80 euro sono stati utili nell’ottica di fermare il trend negativo”. Poi un appunto alle politiche commerciali: “In Italia c'è un eccesso di promozioni vecchio stile e di prezzi a scaffale”. Mentre “fare private label oggi significa fare qualità e innovazione". Infine un’anticipazione: “stiamo lavorando a un progetto online, però è ancora presto per dire qualcosa…”.



Muller: il ruolo del supermercato è cambiato, ora più innovazione

“I trend comuni alla Gdo di Usa e Europa sono digital, convenience, private label e vicinanza alle produzioni locali”, ha affermato Muller. “Il ruolo del supermarket è cambiato: più luogo di incontro, più local e figlio della comunità locale”. “I nostri primi prezzi sono come quelli di Aldi, il punto di forza del supermercato è la stratificazione dell'offerta”, ha aggiunto. “La crisi deve spronarci a essere più innovativi e trasparenti, poiché grazie alle tecnologie digitali il consumatore è sempre più esperto e vuole sapere come operiamo. Ma occorre guardare anche a monte della filiera: è necessario lavorare con il mondo agricolo perché possa muoversi sulla strada dell'innovazione”. 

Leclerc: ecommerce in ascesa, va garantito reddito all'agricoltore 

“Il futuro – ha sostenuto dal canto suo Leclerc –  vedrà il consumatore uscire dalla logica del primo prezzo, in quanto più esperto e più informato su quanto acquista”.
“Abbiamo un giro d'affari di 44 miliardi generato dagli ipermercati ma cresce il fatturato dell'ecommerce. In tutto il mondo si parla del fenomeno di Amazon ma noi che siamo un operatore tradizionale con il nostro servizio drive fatturiamo 2,4 miliardi di euro, una cifra superiore proprio al giro di affari di Amazon in Francia”. 
Infine una frase carica di significato: “E’ necessario garantire agli agricoltori un reddito adeguato, è più importante del fare contenti gli azionisti delle multinazionali…”.

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