Pesche: se l'Italia piange la Spagna non ride...

In crisi nera le "piatte": prezzi dimezzati rispetto al 2014. Eleuteri: strategia perdente

Pesche: se l'Italia piange la Spagna non ride...
Le drupacee spagnole non se la stanno passando per niente bene sui mercati esteri.
 
Se finora la domanda per pesche, nettarine, pesche piatte e albicocche iberiche è stata sostenuta, a fronte del grande caldo registratosi in tutta Europa nelle ultime settimane, i produttori lamentano quotazioni al chilogrammo inferiori di almeno il 25-30% rispetto ai livelli ritenuti accettabili. Responsabile della situazione sarebbe la proroga dell'embargo russo che, secondo diverse fonti spagnole, starebbe spingendo le maggiori catene della Gdo europea a esercitare un maggiore potere contrattuale sui produttori.

Da parte sua, il Ministero spagnolo ha spiegato nei giorni scorsi che l'ambiente di mercato si sta facendo particolarmente difficile per la pesca piatta, un prodotto su cui il Paese continua a investire fortemente (ndr, +12% della produzione prevista sul 2014 – oltre 280mila tons), ma che dopo anni di gloria sta registrando prezzi alla produzione del 50% inferiori rispetto all'annata precedente, nella quale si era già riscontrato un calo delle quotazioni. Su questo prodotto pesa presumibilmente un "eccesso produttivo" (nrd, circa 1.000 ettari sono entrati in produzione quest'anno), come ha evidenziato recentemente anche l'Irta, l'Istituto di ricerca agroalimentare della Catalogna.

Eleuteri: la Spagna ha sbagliato strategia

"La pesca piatta spagnola è stata sicuramente il prodotto più danneggiato dall'embargo russo" commenta a Italiafruit News l'operatore italiano Marco Eleuteri, titolare insieme alla sorella dell'Azienda Agricola Eleuteri e direttore commerciale di AOP Armonia. "Ritengo però che la strategia adottata in Spagna sia stata perdente fin dall'inizio: si è fatta troppa attenzione alla produttività – per esempio, vengono considerate fallimentari varietà che producono meno di 500 quintali per ettaro – e al calibro, senza considerare il gusto; si è banalizzato un prodotto che andava concepito in maniera completamente diversa, applicando una logica industriale che contrasta le caratteristiche stesse della platicarpa. Tanto è vero – prosegue Eleuteri – che la zona dove la pesca piatta si è sviluppata maggiormente è quella di Lerida, da sempre meno vocata (al contrario della zona di Murcia) alla produzione di pesche platicarpa di qualità". 


Marco Eleuteri. L'az. agricola Eleuteri, commercialmente associata alla Aop Armonia, sta sviluppando un grande lavoro di valorizzazione
della pesca platicarpa "Made in Italy" a marchio Pesca Saturnia®.
 
Come alternative alla Russia, la Spagna sta lavorando allo sviluppo del commercio di drupacee in nuovi mercati internazionali, tra cui il Brasile, gli Emirati Arabi Uniti e il Canada che, tuttavia, restano destinazioni marginali. Gli spagnoli confidano inoltre nella chiusura delle trattative per poter esportare in Cina. "Questi Paesi – sottolinea Eleuteri – sono comunque troppo lontani per le pesche piatte, in quanto sono produzioni che non si prestano alla lunga conservazione. Non è un caso che il Cile non stia puntando sulle platicarpe...".

Se l'Italia piange, dunque, la Spagna non ride...

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