Kiwi, una nuova tecnica può aumentare la shelf life [STUDIO]

Testata da università iraniana la combinazione tra calore e calcio: positivo l'esito

Kiwi, una nuova tecnica può aumentare la shelf life [STUDIO]
Aumentare la conservabilità del kiwi è senza dubbio una delle sfide più interessanti per il mondo scientifico, considerando che oltre il 70% del kiwi italiano è venduto all'estero e che negli ultimi anni i primi kiwi italiani sono sbarcati in Cina e nella Corea del Sud, e si sta lavorando per aumentare i paesi verso il quale esportare (Giappone, Vietnam e Messico). Siccome questi Paesi sono particolarmente attenti alla qualità del prodotto, sarà sempre più importante adottare le giuste tecniche di conservazione per mantenere un elevato standard qualitativo.

In questa direzione si inserisce uno studio condotto da due ricercatori dell'Università di Shiraz (Iran) che hanno testato il ruolo del calore in combinazione col calcio per migliorarne la conservabilità.
Nell'esperimento sono stati utilizzati frutti di kiwi Hayward trattati con acqua per 5, 10 e 15 minuti alla temperatura di 47°C; successivamente, i campioni sono stati immersi in una soluzione di Cloruro di Calcio, e conservati per 4 mesi alla temperatura di 0°C.

Durante il periodo di conservazione, con cadenza di 30 giorni, sono state effettuate delle analisi qualitative, quali la durezza, parametri fisiologici e valutazioni cromatiche della polpa.
I risultati della analisi hanno mostrato un effetto positivo del trattamento combinato, il quale ha ridotto notevolmente l'attività ossidativa all'interno del frutto, oltre a migliorarne la colorazione della polpa e ad innalzare in maniera significativa il contenuto di polifenoli.
Tuttavia, questi risultati sono raggiungibili solo se i frutti sono raccolti al giusto grado di maturazione, (evitando in particolare raccolte anticipate) e radunati in partite più omogenee possibili.

Fonte foto: Flickr - gomattolson.

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