Gli aromi di frutta e verdura? Da molecole sintetiche

Gli aromi di frutta e verdura? Da molecole sintetiche
Aromi di frutta e verdura? La biodiversità mondiale offre frutti dal profumo intenso, le cui particelle possono essere facilmente "catturate" ed estratte direttamente, attraverso processi chimici naturali come la separazione fisica, cioè la distillazione, e biochimica, grazie a particolari enzimi che catalizzano alcune sostanze tramite reazioni chimiche. È il caso, ad esempio, degli agrumi, i cui oli essenziali sono naturalmente ricchi. Lo stesso vale per le spezie e alcune erbe.

Moltissimi frutti, come la banana, le fragole, i lamponi, le pesche e il mango, non contengono però una fonte di olio essenziale abbastanza consistente da garantire la produzione di un aroma naturale: in questi casi – come spiega una nota di FlavourArt, marchio specializzato nella produzione e commercializzazione di fragranze per la cucina – intestardirsi nell'estrazione del principio naturale diventa contro-producente, tanto per l'azienda dal punto di vista della lavorazione quanto per il consumatore, che si troverebbe a utilizzare un prodotto mediocre dal punto di vista organolettico.

Ecco, allora, che entrano in gioco le molecole sintetiche, divisibili in "naturali identiche", cioè create con molecole-copia di quelle naturali, e "artificiali", ossia realizzate a partire da molecole non presenti in natura. Le più diffuse sono le "identiche", che permettono di riprodurre una fragranza sempre a partire da un elemento naturale, sebbene non lo stesso che associamo a quel profumo. Un esempio? L'aroma di vaniglia, o vanillina, può essere realizzato a partire dalla curcuma.

Fonte: FlavourArt