Maersk vicina alla gestione del reefer di Savona?

Maersk vicina alla gestione del reefer di Savona?
Qualcosa si muove intorno ai terminal reefer dell'Alto Tirreno, che negli scorsi anni sono caduti in una profonda crisi: quello di Genova è stato venduto, quello di Livorno ha portato i libri in tribunale e quello di Savona è in vendita.

Negli ultimi mesi però gli spazi occupati da queste strutture, diventate obsolete per il cambiamento del mercato e il diffondersi dei container refrigerati, sono stati al centro di offerte e trattative. Mentre a Livorno si va verso il concordato con due manifestazioni di interesse a Savona si fanno più insistenti i rumors che vogliono Maersk vicina a un accordo con il Gruppo Orsero per la gestione del terminal. Dell'interesse di Apm (braccio terminalistico di Maersk), oltre che della cinese Cosco, per il Reefer aveva già parlato nel novembre scorso "The MediTelegraph". L'interesse nel frattempo non si è spento e adesso l'operazione si starebbe consolidando. Le due aziende interessate, ossia Apm Terminals e Gruppo Orsero, non rilasciano commenti in merito.

Secondo i rumors, la compagnia danese utilizzerebbe l'infrastruttura in attesa che sia completata la costruzione della piattaforma di Vado. Data la vicinanza fra le due banchine, la gestione potrebbe proseguire anche dopo l'inaugurazione del nuovo terminal container, che avrebbe così un'estensione dedicata ai prodotti refrigerati. Il Reefer Terminal di Savona è oggi in concessione al gruppo Orsero, attivo nella logistica e nella commercializzazione della frutta. Il terminal ha a disposizione tre banchine, la principale delle quali è lunga 465 metri con un pescaggio di 14,5 metri. Le altre due sono rispettivamente di 240 metri per 10 di pescaggio e 180 metri per 9 di pescaggio. Inoltre è dotata di 15 celle frigorifere su un'area coperta di 24 mila metri quadrati. I prodotti deperibili non sono l'unica attività del terminal, che è finora l'unico terminal container dello scalo. Ogni anno movimenta circa 15.000 teu, ma ha una capacità nominale di 400 mila teu su un'area di 173 mila metri quadrati. La piattaforma di Vado sarà pronta soltanto nel 2017. Se davvero Maersk chiederà e otterrà la gestione del Reefer potrà anticipare lo spostamento a Savona delle navi che oggi scalano il Vte di Genova. Si tratta di un traffico di circa 250 mila teu all'anno.

Lo scorso marzo 2015, il Reefer ha venduto al terminal container di Livorno tre gru di banchina Volcan Koks. Apparentemente la decisione sembrava andare nella direzione di ridurre l'attività di movimentazione container del terminal. Fra l'altro, il traffico è calato da 252 mila teu nel 2008 a 81 mila nel 2014. Si può però notare che le gru, relativamente nuove (erano arrivate a Vado nel 2010), hanno uno sbraccio di 48,5 metri e possono operare navi fino a 7.000 teu di capacità. A Vte, Maersk ha portato per la prima volta nel 2012 navi da 13.000 teu di capacità. La perdita anticipata di Maersk porterebbe a una forte riduzione di traffico per il terminal di Prà-Voltri, che nell'ultimo anno ha macinato record.

L'amministratore delegato del Vte, Gilberto Danesi, è ben consapevole della sfida e ha già predisposto le contromisure. Nel dicembre 2014 Vte ha ordinato quattro gru per navi da 18.000 teu (per 9 milioni l'una), con opzione per altre quattro. La consegna delle prime avverrà nel marzo 2016. Inoltre Danesi ha detto nei mesi scorsi che il terminal sarà sempre più automatizzato, proprio in risposta al concorrente di Vado. Il mercato dei prodotti refrigerati è uno dei più interessanti nel mondo dello shipping per il valore aggiunto che si porta dietro. Lo scorso febbraio era stata segnalata un'inversione di tendenza nella diffusione dei container reefer. Alucni broker avevano segnalato come il basso prezzo del bunker avesse spinto alcune società, come Bonita, a rimettere in mare navi dedicate che erano state dismesse.

Fonte: TheMediTelegraph