Cartellini dell'ortofrutta, lingua italiana a rischio?

Servizio del Corsera sulle storpiature dei nomi al mercato Esquilino di Roma

Cartellini dell'ortofrutta, lingua italiana a rischio?
Altro che posti di lavoro e criminalità, il pericolo vero e proprio lo corre la nostra lingua! Almeno è quanto si deduce da un articolo del Corriere della Sera sul mercato multirazziale dell'Esquilino a Roma. Le foto a corredo dell'articolo si concentrano infatti impietosamente sui cartellini con i nomi dei prodotti ortofrutticoli, dove le storpiature abbondano: "arancha" per arancia, "lentiche" per lenticchie, fino all'impietoso "figettle" per i friggitelli.

A quanto pare, dunque, gli immigrati hanno come primo obiettivo la distruzione dell'idioma italico. Una lingua, va detto, che hanno imparato da adulti, una volta giunti nel nostro paese, e che molti di loro parlano ancora con fatica.

E vabbè. Non sottovaluto i problemi legati all'immigrazione. Tuttavia ricordo che un tempo, quando il dialetto era molto più diffuso di adesso, anche i nostri nonni avevano parecchie difficoltà con l'italiano, scritto e parlato. Ma non li abbiamo mai giudicati per questo.

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