Renzi sull’Imu agricola: «E' stato un errore»

Renzi sull’Imu agricola: «E' stato un errore»
E' stato un mea culpa del presidente del Consiglio Matteo Renzi a riaccendere le speranze del settore agricolo. "Sull'Imu agricola abbiamo fatto un errore" ha detto il premier Renzi, parlando nei giorni scorsi all'assemblea del gruppo Pd. Riaprendo così i giochi su un provvedimento che ha avuto un iter faticoso in Aula, col via libera, neanche un mese fa, grazie all'ampliamento dei comuni montani esentati passati da 1.498 a 3.456, per un gettito totale stimato a 260 milioni di euro, di cui solo circa 20 milioni a carico di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.

Fin dall'approvazione, Forza Italia ha dato battaglia annunciando una class action, ed è di Fratelli d'Italia la proposta di legge per abolire questa tassazione. Ma è da venerdì che i parlamentari del Pd hanno messo a fuoco l'obiettivo ‘tesoretto', le risorse individuate dal Def, per riparare l'errore ammesso dal premier.

"Imu agricola una grande sciocchezza. Mi assumo io la responsabilità. Bene presidente Renzi" ha scritto venerdì notte su Twitter Colomba Mongiello, dando la carica a interventi degli altri parlamentari Pd, come Oliverio. "E' importante che ci sia questo spazio di lavoro – ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina – io non ne ho mai dubitato. Renzi ha voluto dire una cosa importante cioè che si può lavorare ancora su quel fronte. Poi vediamo quando, come e dove".

"Ci metteremo le mani e certamente per il 2016 vi porremo rimedio" annuncia ottimista Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera. Per il senatore di Forza Italia Antonio D'Alì "se ci sono margini di spesa, servono per la totale eliminazione dell'Imu agricola, patrimoniale cieca e devastante". Occorre tagliare le tasse, a partire dall'Imu agricola, auspica Area popolare (Ncd-Udc). Coldiretti chiede una "soluzione del problema dell'Imu sui terreni agricoli nelle zone agricole svantaggiate", eliminando quella che Copagri definisce "una tassa iniqua, perché colpisce beni strumentali e quindi la produttività delle aziende agricole".

Fonte: Ansa