Sequestrati patate, scalogno, pomodori e ortaggi «taroccati»

Sequestrati patate, scalogno, pomodori e ortaggi «taroccati»
Commercializzavano prodotti ortofrutticoli di origine francese e marocchina (rispettivamente scalogno e pomodori) etichettati come di origine italiana ed olandese, patate di origine e provenienza diversa vendute come patate di Bolgheri, noto prodotto di qualità basato sulla coltivazione tradizionale di un tubero a pasta gialla e detenevano peperoni, cetrioli, melanzane, lattuga, pomodori e carote prive di etichettatura.

L'operazione ha interessato tre province: Firenze, Livorno e Ravenna ed ha portato alla luce numerose irregolarità per quanto attiene alla tracciabilità dei prodotti, alla loro origine e provenienza. L'attività nasce da una campagna mirata di controlli effettuati sulla base degli obiettivi individuati dal Comando Regionale della Toscana ed Emilia Romagna nel rispetto dei contenuti della direttiva operativa 2015.

Il personale del Corpo Forestale dello Stato ha effettuato in contemporanea, presso numerosi  stabilimenti, il controllo delle informazioni contenute sull'etichetta di ciascuna confezione di prodotti ortofrutticoli e la corrispondenza dei relativi documenti commerciali, rilevando più illeciti, sanzionati sia in via amministrativa che penale. Gli esercenti sono stati infatti denunciati per frode nell'esercizio del commercio. Sono stati effettuati sequestri penali ed amministrativi della merce per 15 tonnellate di patate e oltre 1,000 cassette di ortaggi ed elevate sanzioni per un importo superiore a 40.000 euro.

Le indagini della Forestale hanno consentito, attraverso la verifica della documentazione contabile e controlli presso le sedi operative delle società incriminate, di ricostruire a ritroso la mancanza dei documenti necessari per dimostrare il percorso dei prodotti e quindi di sventare la truffa a danno dei consumatori.

Fonte: Corpo Forestale dello Stato