Gullino, stand dedicato al kiwi a Fruit Logistica

Gullino, stand dedicato al kiwi a Fruit Logistica
Gullino parteciperà al Fruit Logistica che si svolgerà a Berlino il 4/5/6 febbraio 2015. In tale occasione l'azienda è stata contattata dalla rivista Fruchthandel Magazin per un'intervista con la Dottoressa Maria Carola Gullino (nella foto in apertura con Giovanni Gullino). Qui di seguito i dettagli.

D: Per prima cosa vorremmo sapere come si articolerà la vostra presenza al Fruit Logistica di Berlino di quest'anno. Quindi quali sono le novità che eventualmente presenterete a livello di prodotti e quali sono gli obiettivi che quest'anno vi prefiggete?

R: Parteciperemo alla fiera con un nostro stand, come negli ultimi due anni, che si troverà nel padiglione 2.2. Il kiwi è il nostro core business e il nostro stand sarà quindi completamente dedicato a questo prodotto. I nostri obiettivi per il 2015 sono di migliorare ulteriormente la qualità sia nell'approvvigionamento che nel confezionamento del prodotto per soddisfare a pieno il consumatore finale. Far crescere l'immagine della nostra azienda ed il nostro nome come produttori agricoli biologici. Vorremmo intensificare maggiormente la commercializzazione di prodotto Bio in quanto riteniamo che il mercato biologico stia crescendo anno dopo anno a seguito di una maggiore consapevolezza dei consumatori. In merito a questa importante scelta aziendale abbiamo creato un logo, per siglare la nostra comunicazione, che ricordi anche con il linguaggio iconografico l'impegno della Gullino Import-Export nel contribuire a salvare il pianeta adottando i principi dell'agricoltura biologica.


D: L'embargo russo, sino ad ora, quali cambiamenti ha creato in generale per il mercato dei kiwi, sia a livello diretto per voi che a livello indiretto, come cambiamento dei flussi commerciali?

R: Sicuramente l'embargo russo ha creato molti problemi per il nostro settore. Il prodotto greco non trovando sbocco in Russia si è riversato in Europa a prezzi molto bassi creando notevoli problemi nella commercializzazione.


D: La riduzione da parte dell'Ue del numero di fitofarmaci ammessi che impatti ha nella produzione agricola in generale e nella vostra in particolare? È un'opportunità oppure un problema, che costringe gli agricoltori a dover combattere gli agenti patogeni in modo differente?

R: Dipende dai punti di vista. Essendo orientati ad aumentare la produzione biologica non riteniamo che sia un grande problema.


D: Durante l'ultima edizione per la presentazione del rapporto Ortofrutta a Milano lo scorso 4 dicembre, organizzato da Mark Up e Italiafruit News è stato analizzato ancora una volta il problema del calo dei consumi di ortofrutta in Italia. In particolare è emerso come vi sia  una sorta di scollamento tra ciò che i consumatori percepiscono e i dati reali. La popolazione italiana, quindi, crede di consumare più ortofrutta, di pagarla di più e di mangiare sano ed equilibrato quando in realtà avviene esattamente l'opposto. Trovare una formula per cominciare a invertire questo trend non è semplice: dal vostro punto di vista, però, su quali punti fondamentali la filiera dovrebbe concentrarsi o quali errori non dovrebbe, nel caso, più fare?

R: Penso che il problema sia a monte, e parta da una scorretta informazione al consumatore.Dovrebbe essere maggiormente edotto su quali siano i benefici della frutta e di una vita sana. Questo si potrebbe fare con delle campagne ad hoc nei supermercati e tramite i vari mezzi di comunicazione, dal web alla carta. Il consumatore è oggi sempre più attento e se gli si danno gli strumenti per apprendere quali siano i giusti consumi di ortofrutta non tarderà ad arrivare una risposta positiva da parte loro.

Fonte: Blog Gullino