Aumentare il valore nella filiera? Missione possibile

Mercoledì a Marca convegno con Pugliese, Martina, Della Casa: le anticipazioni

Aumentare il valore nella filiera? Missione possibile
Conto alla rovescia per l’edizione 2015 di MarcabyBolognaFiere-Private Label Conference and Exhibition, in programma nel quartiere fieristico emiliano mercoledì e giovedì prossimi.
Ci sarà spazio anche per l’ortofrutta nell’undicesima edizione della manifestazione italiana dedicata ai prodotti a marchio d'insegna che propone due giorni di relazioni, workshop e dibattiti in cui il mondo produttivo ha l’opportunità di incontrare il sistema distributivo italiano e internazionale sotto il patrocinio di Adm (Associazione distribuzione moderna).

Espositori in crescita, delegazioni straniere

Attesi 481 espositori (+ 6% con + 9% di superficie espositiva rispetto al 2014), con tre  nuove insegne; nell’ultima edizione, stando ai dati certificati Isf Cert (Istituto di Certificazione Dati Statistici Fieristici), sono state 6.600 le visite degli operatori professionali, 454 le aziende espositrici. In generale, negli ultimi quattro anni gli spazi espositivi sono cresciuti del 33% e gli espositori sono aumentati del 36%, mentre la presenza di buyer internazionali è salita del 30%.

Numerose le delegazioni straniere di buyer attese, in particolar modo da Canada, Usa, Russia e Germania, per le quali è stato approntato un sistema di incontri b2b allo scopo di rafforzare la qualificazione della manifestazione in ambito internazionale e favorire il match making tra operatori.



Come creare valore nella filiera agroalimentare

Tra gli appuntamenti più interessanti spicca, mercoledì alle 11 in Sala Gallery 21-22, il convegno  "Marca del Distributore e creazione di valore nella filiera agroalimentare: due facce della stessa medaglia", che entrerà nel vivo con Guido Cristini, ordinario di Marketing dell’Università di Parma ("Marca Del Distributore: un anno in chiaroscuro"). A seguire Roberto Della Casa, docente di Marketing dei prodotti agroalimentari e Gestione delle imprese agroalimentari dell'Università di Bologna - oltre che managing director di Agroter e Italiafruit News - presenterà una ricerca su come creare più valore nella filiera agroalimentare con alcuni casi concreti di cui discuteranno successivamente Francesco Pugliese (presidente Adm), Mario Guidi (massimo esponente Agrinsieme-Confagricoltura) e Roberto Moncalvo (leader Coldiretti). All'appuntamento, moderato da Luca Orlando de Il Sole 24 Ore, è atteso anche il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.

Un'occasione per puntare i riflettori sull'ortofrutta: si parlerà infatti di mele del Trentino e dell'Alto Adige ma anche di arance di Sicilia, pere dell'Emilia Romagna, IV gamma.

La ricerca che verrà presentata parte dalle analisi sul sistema agroalimentare nazionale di qualità condotte da Agroter per Adm nel triennio 2012-2014. Per comprendere al meglio le peculiarità della distribuzione del valore lungo la filiera dell’agroalimentare, sono state identificato 10 circoscrizioni Economiche Territoriali di natura Distrettuale specializzate nei comparti più rilevanti dell’agroalimentare di qualità, di cui 9 sottendono almeno un prodotto a denominazione d’origine protetta (DOP) o a Indicazione Geografica Protetta (IGP).

Ciò che emerge in prima battuta è che la distribuzione moderna si dimostra, per il sistema agroalimentare di qualità, un canale di distribuzione fondamentale e ancora in crescita; alcuni prodotti pur rilevanti come la pera dell’Emilia Romagna e il Pomodoro di Pachino, non esisterebbero sul mercato senza la DM e le sue Marche del Distributore.


Il pubblico a un convegno di Marca 2014

Lo studio evidenzia come livello di concentrazione della produzione, livello di saturazione della produzione potenziale, equilibrio tra i canali commerciali siano gli elementi che, combinati in un corretto mix, consentono un governo efficiente ed efficace dei rapporti con la DM.

Esempi particolarmente virtuosi sono le filiere della Mela della Val di Non Dop e della Mela dell’Alto Adige Idp e le omonime Circoscrizioni Territoriali Distrettuali nelle quali vi è produzione di valore per tutti gli attori, in primo luogo per il produttore, che riesce a confrontarsi alla pari con qualsiasi canale di veicolazione del prodotto scelga, in Italia o all’estero. Questo perché i produttori, pur numerosi e di piccole dimensioni, sono estremamente organizzati all’interno dei Consorzi di riferimento. 

Rapporto sulla marca privata, le anticipazioni

Altro piatto forte della due giorni sarà, giovedì alle 10, la presentazione dell’undicesimo Rapporto sulla marca privata realizzato da Adem-Lab Università di Parma e illustrato da Guido Cristini, coordinatore scientifico dell’Osservatorio sulla Mdd.

Nel 2014 la quota della Marca del Distributore si è stabilizzata intorno al 18%, con un lieve rallentamento nelle vendite a valore (-0,1%) come conseguenza della contrazione generale dei consumi che interessa l’intero Paese. Tuttavia, analizzandone i singoli segmenti, si legge in un comunicato di Marca, emerge che i prodotti “Premium” e “ Bio”, quelli a maggiore valore, registrano una crescita significativa: prendendo in considerazione le vendite a valore il segmento “Premium” aumenta del 7,1% e quello “Bio” dell’8,5%. Fra i segmenti più performanti si segnala anche la drogheria alimentare (+2,5% a valore e +0,4% a volume), il fresco (+0,6% a valore), il petcare (+2,0% a valore).

Il rallentamento a valore della Mdd appare, tuttavia, inferiore sia a quello della marca
industriale sia a quello del mercato nel complesso. In riferimento alla tipologia di Mdd, la maggiore quota è detenuta dalla marca Insegna: 81% a valore e 82% a volume.

Il rapporto mette sotto la lente d’ingrandimento anche le attività di comunicazione svolte dalle Insegne a supporto della Mdd che appaiono variegate: il packaging, il materiale promozionale, le fiere e i convegni si collocano, a pari merito, al primo posto (90%), mentre le promozioni in punto vendita si posizionano al secondo posto (80%).

Altri convegni e workshop

I tre padiglioni di BolognaFiere saranno teatro di altri eventi e workshop specialistici come il convegno Ibc di mercoledì finalizzato a sottolineare il ruolo dell’Industria Italiana dei Beni di Consumo nel contesto dell’economia nazionale ed il Marca Tech Focus Packaging di giovedì che cercherà di fare il punto sullo stato delle soluzioni tecnologiche studiate per la garanzia della conservazione, salute del consumatore e sostenibilità ambientale.



Gli espositori di Marca legati al settore ortofrutticolo

Tra le realtà espositive legate in maniera diretta o indiretta all'ortofrutta ci sono AgriSicilia, Conserve Italia, Consorzio Agribologna, Fruttagel, Ilpa-Ilip, Murano Spa, Op Rosaria, Pedon, Trentofrutta.

Anche il bio sarà in primo piano a Marca: Ccpb e Consorzio il Biologico occuperanno il padiglione 22 con uno stand istituzionale e l’esposizione di prodotti. “Il biologico è in continua crescita, anche grazie alla marca” commenta Fabrizio Piva, amministratore delegato Ccpb “la quota di mercato del bio ormai raggiunge il 4,2% in termini di valore tra le diverse tipologie di marca commerciale e il valore complessivo delle vendite aumenta ogni anno”.

Lino Nori, presidente del Consorzio ricorda che “proprio nella grande distribuzione le vendite di prodotti bio hanno registrato un +17% a inizio 2014. I consumatori cercano sempre più la qualità dei prodotti nella salubrità, nel rispetto della natura e nella sicurezza, tutte garanzie e valori che la certificazione e la marca possono offrire".


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