Austria, 2014 difficile per l'ortofrutta: contromisure

Per reagire a embargo e calo dei consumi si punta su innovazione, convenience, comunicazione

Austria, 2014 difficile per l'ortofrutta: contromisure
Anche in Austria il settore ortofrutticolo si appresta a concludere una stagione non proprio esaltante. Lo afferma la LGV-Frischegemüse, prima cooperativa austriaca di prodotti orticoli freschi, al sito Fruchtportal. Sono stati principalmente due i fattori che hanno caratterizzato negativamente questa stagione: il clima, sia ad inizio anno che in piena stagione, e l'embargo russo.

Come afferma Robert Fitzthum, Presidente del CdA di LGV-Frischegemüse, già all'inizio dell'anno si era visto che la stagione non avrebbe promesso bene, dato l'inverno mite in tutta Europa che ha permesso ai prodotti importati di essere ancora disponibili proprio quando i prodotti locali cominciavano ad arrivare sul mercato.

Successivamente un'estate calda ma poco soleggiata nelle zone di produzione (soprattutto Austria meridionale e hinterland viennese) non ha permesso alle colture di svilupparsi nelle migliori condizioni. Inoltre, sottolinea Fitzthum, "quando il tempo non è prettamente estivo, i consumatori non hanno voglia di prodotti estivi, come insalate e ortaggi rinfrescanti". Di conseguenza, le vendite della cooperativa sono scese del 13% sotto la media a luglio e del 17% ad agosto. Tant'è che l'annuale donazione che LGV fa al mercato sociale è stata molto più sostanziosa degli altri anni, proprio a causa dell'esubero di produzione.

Secondo dati AMA, società austriaca di marketing agroalimentare, nel secondo trimestre del 2014 le vendite di frutta e verdura in Austria sono scese dell'8,7% rispetto al 2013, che equivale ad un -4% rispetto a tutto il comparto agroalimentare. Particolarmente significativi i crolli di cetrioli (-19,9%) e pomodori (-8,7%), da sempre punti fermi dell'ortofrutta austriaca. "I segni negativi delle nostre vendite sono in linea con i trend globali di tutto il mercato", ha aggiunto Fitzthum.



I mini cetrioli


Come riportato da numerosi operatori nel panorama europeo, anche l'ortofrutta austriaca è stata danneggiata dai grandi volumi di prodotti che, a causa dell'embargo, si sono riservati sul mercato interno, aumentando la pressione sui prezzi e costringendo, insieme al contemporaneo calo dei consumi, ad un gioco al ribasso anche per le produzioni di qualità.

Stando ai dati economici di LGV-Frischegemüse, la cooperativa ha saputo "incassare il colpo", perdendo solo un 4% sul giro d'affari totale, che passa dai 65 milioni di euro del 2013 ai 62,5 del 2014. L'ancora di salvezza sono state le linee "premium" e le innovazioni: alcune hanno quintuplicato le vendite negli ultimi due anni, come i pomodorini ciliegino, o registrato un aumento del 75%, come i mini-cetrioli. "La nostra strategia ci ha permesso di superare questo momento di crisi", spiega Gerald König, Amministratore Delegato di LGV-Frischegemüse, che sottolinea anche come sia sempre più importante il crescente apprezzamento dei consumatori per i prodotti locali.

I piani aziendali per il futuro sembrano avere due punti fermi: innovazione e convenience. Grazie a delle novità varietali, infatti, verrà ampliata l'offerta di pomodori e cetrioli, questi ultimi con semi sempre più radi e piccoli. Mentre grande attenzione verrà riposta sulle insalate pronte, già introdotte nel 2013, le cui vendite sono più che triplicate nel giro di un solo anno, da 1,1 a 3,5 milioni di euro, grazie soprattutto alla lattughella ed ai baby spinaci.

Infine, König dichiara che saranno aumentati ancora di più gli sforzi nella comunicazione della stagionalità. "Spetta a noi far capire ai consumatori quando i nostri prodotti sono disponibili, in modo da esaltarne le qualità e renderli ancora più apprezzabili".



Gerald König e Robert Fitzthum


Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News. Tutti i diritti riservati.