Francia, dura protesta degli agricoltori contro il governo

Incendiati camion carichi di pomodoro marocchino. A Parigi 50 tonnellate di ortofrutta regalate

Francia, dura protesta degli agricoltori contro il governo
Non sono giorni tranquilli quelli che sta vivendo il settore agricolo - e non solo - in Francia. La settimana scorsa, si è ravvivata la protesta dei produttori nei confronti del governo, culminata con l'incendio di alcuni camion tra Narbona e Carcassonne (Francia meridionale), carichi di pomodori provenienti dal Marocco e diretti nel Regno Unito.

Secondo quanto riporta Eurofruit, i produttori avrebbero dato fuoco a copertoni, paglia e pallets, in modo da bloccare il transito dei treni diretti verso Parigi, dove sarebbe dovuto avvenire lo smistamento delle spedizioni per il Regno Unito. Il motivo di tale gesto è il malcontento degli agricoltori francesi per l'import di prodotti a basso costo, che fanno concorrenza a quelli locali, specialmente dopo l'embargo e le alte produzione registrate a livello europeo.

"Sono tempi duri per noi e vogliamo mostrarlo a tutti", ha affermato il presidente dei Giovani Agricoltori della Borgogna. "Vogliamo che il governo prenda dei provvedimenti nei confronti dell'embargo russo".

La protesta era cominciata già nei giorni precedenti, il 5 novembre, quando a Parigi, in Piazza della Repubblica, circa 700 agricoltori avevano distribuito gratuitamente 50 tonnellate di ortofrutta fresca, offerta ai passanti all'interno di sacchetti. Contemporaneamente, in altre parti del Paese erano stati gettati letame e paglia all'esterno delle sedi delle autorità locali.




La rabbia di questi agricoltori è legata anche alle vicende controverse riguardanti la costruzione di una diga per permettere l'irrigazione nella zona meridionale-occidentale del Paese e ad alcuni provvedimenti presi dal governo per diminuire l'inquinamento delle acque. Viene inoltre avanzata la richiesta di dare più risalto ai prodotti nazionale all'interno di mense e ristoranti attraverso lo slogan "Mangia Francese". Pare che in alcuni camion che trasportavano prodotti alimentari per il Ministero delle Finanze siano stati trovati pomodori marocchini e mele italiane.

La giornata di protesta di mercoledì, indetta a livello nazionale dalla Federazione FNSEA, la Federazione francese delle imprese agricole, ha portato nelle strade ben 36.000 agricoltori. Da inizio agosto sono più di 150 le proteste registrate in Francia, spesso condannate dal governo in quanto troppo violente. Il Ministro dell'agricoltura, Stephane Le Foll, da sempre criticato per il sostegno alle pratiche sostenibili, ha affermato che il malcontento dei produttori è giustificato.

Il governo stesso aveva annunciato nei mesi scorsi di voler anticipare parte dei pagamenti provenienti dai fondi UE in modo da stemperare parzialmente il clima di tensione. Inoltre, Le Foll, durante una visita in Tunisia, ha chiesto ai Paesi del Nord Africa di autorizzare l'import di mele francesi in modo da trovare mercati alternativi alla Russia.

Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News. Tutti i diritti riservati.