Olanda, stop a Frutta nelle scuole

I fornitori temono di non essere pagati e bloccano l'iniziativa, Governo amareggiato

Olanda, stop a Frutta nelle scuole
Sono circa 350.000 gli studenti di scuole elementari e medie in Olanda che non potranno più beneficiare del programma europeo "Frutta nelle scuole" ("Schoolfruit.nu" in olandese). Il motivo è una disputa tra i fornitori e la Commissione Europea riguardo ai sussidi per portare avanti l'iniziativa. I fornitori, infatti, riferiscono che le richieste avanzate dal governo e da Bruxelles hanno reso l'iniziativa economicamente troppo rischiosa per i produttori.

Il programma Schoolfruit.nu, avviato nel 2010, consiste nel fornire agli studenti delle scuole aderenti al programma 3 porzioni settimanali di frutta e verdura, accompagnate da una serie di lezioni sull'educazione alimentare. La Commissione Europea si occupa di coprire il 75% dei costi, poiché lo ritiene un mezzo importante per combattere il problema della cattiva alimentazione tra i più giovani. I fondi per tutti i 20 Paesi aderenti sono 150 milioni di euro, di questi 5,2 spettano all'Olanda.

Dopo essere stato recentemente ampliato, il programma sarebbe dovuto ripartire lunedì prossimo e poi protrarsi per 20 settimane.

"Spetta a noi mettere i finanziamenti in anticipo, ma i termini dei nuovi accordi rendono impossibile sapere se alla fine riceveremo davvero i sussidi", reclama Peter De Boer, direttore dei fornitori del progetto Schoolfruit.nu al Volkskrant. "L'UE vuole che forniamo diversi tipi di frutta, ma qualche volta non siamo stati ricompensati per quelli più costosi. Ci siamo rivolti continuamente al Ministro degli affari economici per ottenere una regolamentazione che funzioni meglio anche per noi".

Il Ministero è molto sorpreso da questa decisione: secondo un portavoce, le condizioni contrattuali (apparentemente molto vantaggiose) erano da tempo note ai fornitori, che però solo ora hanno deciso per il dietro-front.

I fornitori olandesi credono che promuovere una sana alimentazione sia prima di tutto dovere del governo stesso, che però chiede aiuto a sponsor ed industria. "I produttori di frutta e verdura hanno partecipato volentieri fino ad ora, ma adesso tutti hanno paura di non essere pagati e non vogliono più prenderne parte", continua De Boer.

Fornitori e Ministero degli Affari olandese erano già arrivati ai ferri corti lo scorso anno, ma una soluzione era stata trovata. Il Ministero ha dichiarato di essere in contatto con la Commissione Europea per valutare gli scenari futuri.

Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News. Tutti i diritti riservati.