Embargo, l'Italia chiede (intanto) 458 mila euro

Embargo, l'Italia chiede (intanto) 458 mila euro
Per beneficiare della prima fase di aiuti europei ai produttori ortofrutticoli colpiti dall'embargo russo - nel periodo tra il 18 agosto e il 3 settembre scorso - l'Italia ha presentato a Bruxelles richieste per un valore di 458.864 euro, tutte tramite le organizzazioni di produttori. Globalmente, nello stesso periodo, sono giunte domande di sostegno per 167,5 milioni di euro. Lo si apprende da fonti Ue a Bruxelles.

La Commissione europea - ha intanto precisato Roger Waite, portavoce del commissario all'agricoltura Dacian Ciolos - "ha chiuso la prima fase di richiesta di aiuti per beneficiare della misura d'urgenza di 125 milioni di euro, per il periodo 18 agosto-3 settembre. Entro il 22 ottobre poi, Bruxelles dovrà disporre dei dati definitivi sulla base delle verifiche che avranno effettuato i singoli Stati membri. Siamo certi - ha aggiunto - che i dati definitivi saranno inferiori all'ammontare di 125 milioni".

Di seguito le richieste dei 12 Paesi Ue colpiti dall'embargo russo, espresse in euro: Polonia (146.073.760); Belgio (8.550.151); Romania (4.840.019); Olanda (2.356.180); Bulgaria (1.383.254); Austria (1.317.420); Portogallo (1.162.042); Spagna (944.899); Italia (458.864); Repubblica Ceca (382.550); Slovenia (57.096) e Francia (25.768).

L'Esecutivo Ue propone – modifiche possono ancora intervenire – di elargire aiuti per 399 mila tonnellate di ortofrutticoli, suddivisi tra 13 Stati membri colpiti dal bando. La Spagna è la prima beneficiaria seguita dall'Italia, a cui andrebbero 80 mila tonnellate di cui 3 mila come riserva. Si tratta del volume che l'Italia avrebbe esportato nello stesso periodo del 2013.

Prima di distribuire le quantità, la Commissione europea ha detratto l'ammontare dei volumi richiesti da ogni Stato membro nel precedente schema di aiuti per l'ortofrutta, per 125 milioni di euro. Il nuovo regime, in base al progetto di Bruxelles, fornirà finanziamenti Ue per i ritiri dei prodotti (in distribuzione gratuita o per uso non alimentare), ma anche per la raccolta precoce e la mancata raccolta. Come per i precedente programma, i tassi di sostegno sono gli stessi, così come un più alto livello di aiuti va ai membri di organizzazioni di produttori.

Fonte: ANSA