Valencia, la siccità record riduce la produzione di agrumi

Alcune aree della regione dimezzeranno la raccolta di mandarini precoci e di periodo intermedio

Valencia, la siccità record riduce la produzione di agrumi
La produzione di agrumi della regione spagnola di Valencia dovrebbe registrare complessivamente un lieve calo, pari al -2% rispetto all'anno precedente, secondo quanto ha riferito l'associazione degli agricoltori Ava-Asaja. Le ultime stime produttive evidenziano però una crescita del 5% per le arance, mentre la raccolta di agrumi easy-peeler, come mandarini e clementine, calerà dell'11% rispetto alla scorsa stagione.

La riduzione della raccolta – spiega Ava-Asaja – è da imputare principalmente alla siccità in corso. Per la regione spagnola, il 2014 potrebbe infatti essere ricordato come l'anno più siccitoso degli ultimi 150 anni. Dati alla mano, sinora è stato così.

Il calo sarà particolarmente sostenuto per i mandarini precoci e di periodo intermedio, al punto che per alcune aree del Sud la produzione potrebbe addirittura dimezzarsi. Nel Nord della regione, dove viene coltivata soprattutto la varietà di clementina "Clemenules", il deficit produttivo sarà invece più leggero. L'estate mite - prosegue Ava-Asaja - ha favorito lo sviluppo di un grado brix elevato e, quindi, in questa fase della stagione le varietà prococi dovrebbero essere più dolci del solito. La pezzatura, infine, viene segnalata come migliore rispetto alla stagione 2013/14.

Ava-Asaja auspica che queste previsioni di raccolta possano consentire agli agricoltori di spuntare prezzi accettabili, soprattutto dopo una stagione deludente come quella precedente. A questo proposito, l'associazione ha denunciato l'azione scorretta di alcuni buyer che stavano per praticare prezzi inferiori approfittando dell'embargo russo su alcuni prodotti agricoli dell'Unione europea.

A questo punto della stagione, il prezzo all'origine delle varietà precoci risulta mediamente inferiore del 5-10% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Cristóbal Aguado, presidente di Ava-Asaja, ha quindi invitato i coltivatori a "non inchinarsi alle pressioni dei supermercati", anche in considerazione dei maggiori costi sostenuti per l'irrigazione degli agrumeti (+20%). (d.b.)

Fonte foto: EFE (Castellón de la Plana, maggio 2014)

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