Zanichelli, Ilip: packaging risorsa e valore per la filiera

Sostenibilità ambientale, appeal del prodotto e riconoscibilità del marchio le esigenze prioritarie

Zanichelli, Ilip: packaging risorsa e valore per la filiera
Uno dei temi caldi del comparto che da alcuni mesi stiamo trattando riguarda l'evoluzione del ruolo del packaging da strumento di protezione a strumento di valorizzazione: questa a nostro avviso la via prioritaria al consumo per segmentare l'offerta con una adeguata valorizzazione dei prodotti di alta qualità.
Ma qual è il punto di vista di Ilip? "Purtroppo questa campagna sarà ricordata fra le peggiori di sempre a causa della concomitanza di diversi fattori, fra cui l'andamento del meteo, che non solo ha impattato sulla produzione ma anche sui consumi, per finire con l'embargo russo dei prodotti agroalimentari", precisa ad Italiafruit News Roberto Zanichelli, direttore commerciale e marketing di ILIP, divisione del gruppo ILPA tra le realtà europee leader nel settore del packaging plastico termoformato per alimenti. "Se a ciò si aggiungono le problematiche strutturali del settore il quadro si completa". 

"Il paradigma classico quantità di prodotto/quotazioni di mercato è ovviamente valido ma può provocare un livellamento dei prodotti e non consente un'adeguata segmentazione valorizzando i prodotti di eccellenza per soddisfare le esigenze di tutte le tipologie di consumatori", aggiunge Zanichelli. "Il packaging è sicuramente un elemento chiave per una corretta valorizzazione del prodotto in quanto è il primario strumento di comunicazione.
Spesso il packaging viene vissuto come un semplice costo, ambientale ed economico. Noi operiamo perché sia invece percepito come una risorsa in grado di creare valore per tutta la filiera. Per cui, oltre a possedere i requisiti tecnico-funzionali che ne consentano la gestione ottimale a partire dal processo di confezionamento, il successivo stoccaggio e la distribuzione, fino al consumatore finale che deve fruire facilmente e in sicurezza del prodotto confezionato, oggi l'imballaggio per alimenti deve anche soddisfare precise esigenze in termini di sostenibilità ambientale e di appeal del prodotto confezionato e di riconoscibilità del marchio del confezionatore o del distributore".

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Il concetto di sostenibilità ambientale

"L'evoluzione del concetto di sostenibilità ambientale che in campo alimentare non significa solo riduzione delle emissioni nelle fasi produttive e distributive, ma anche riduzione degli sprechi di cibo attraverso una gestione efficiente della filiera, trova piena applicazione proprio negli imballaggi per alimenti", spiega Zanichelli. "È l'impegno preso da Save Food, il tavolo di lavoro lanciato da FAO e Messe Düsseldorf in collaborazione con la fiera Interpack. ILIP è stata la prima azienda nel nostro settore ad aderire a questa iniziativa, per sottolineare il ruolo dell'innovazione nel packaging per ridurre gli sprechi alimentari, che secondo il report "Food Wastage Footprint" costano all'ambiente l'equivalente di 3,3 miliardi di t di CO2.
Garantire la sicurezza dei prodotti e migliorare la gestione logistica e distributiva per evitare questi sprechi è un valore aggiunto su cui punta l'innovazione del packaging, accanto all'uso di materiali riciclabili come il PET. Anche in questo campo siamo pionieri, essendo stati i primi a integrare il ciclo chiuso del PET, grazie all'utilizzo degli impianti di lavaggio e riciclo per il PET post consumo della nostra controllata AMP Recycling.
Vanno nella stessa direzione e nell'ottica di avere maggiore consapevolezza dell'interazione fra imballaggio e prodotto confezionato anche le ricerche sul confezionamento di uva da tavola e fragole che abbiamo svolto in collaborazione col Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Bologna".

La valorizzazione del prodotto

"Dal punto di vista della valorizzazione del prodotto attraverso il packaging - aggiunge Zanichelli - lo scorso anno abbiamo ampliato la nostra offerta con la gamma specifica per pesche paraguayo, formata da una cestella/ coperchio (B44), il clamshell (SETB44) entrambe in r-PET e una gamma di alveoli nei formati 30x40, 29x49 e 40x60. Altra novità dello scorso anno è l'insalatiera B43, vaschetta termosaldabile per IV gamma e insalate pronte realizzate per l'80% in r-PET e certificata PSV (Plastica Seconda Vita), vincitrice del premio del Corriere della Sera Sette Green Award 2013 della categoria packaging. Quest'anno è proseguito lo sviluppo delle nostre gamme aggiungendo al nostro portafoglio prodotti anche la cestella clamshell triangolare per i pomodori, un'ulteriore segmentazione della nostra offerta e  opportunità di valorizzazione del prodotto per i nostri clienti".
 

Le novità alla kermesse cesenate

"Al Macfrut saremo presenti con uno stand che avrà un nuovo layout risultato dell'evoluzione continua di ILIP e volto ad evidenziare i valori della nostra Corporate Identity attraverso l'utilizzo di parole-chiave legate alle diverse tematiche a noi particolarmente care quali la sostenibilità, l'innovazione e le caratteristiche valoriali ed etiche distintive di ILIP", precisa Zanichelli. "Abbiamo voluto dare evidenza a questi aspetti perché vogliamo che diventino il nostro segno distintivo nei confronti di tutti i nostri interlocutori e degli operatori del settore. ILIP sarà presente al Macfrut presso il Padiglione B Stand 328 – 329 e avrà come co-espositrice AMP Recycling, azienda controllata dal Gruppo I.L.P.A attiva nel settore dell'ortoflorovivaismo.

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