Anche i consumatori italiani vogliono l'ortofrutta bruttina!

Una petizione diretta a Coop Italia chiede di seguire l'esempio di Intermarché [VIDEO]

Anche i consumatori italiani vogliono l'ortofrutta bruttina!
Frutta e verdura difforme, diversa, diciamo pure brutta, tra i lineari dei supermercati: impossibile da vedersi perché i consumatori non la acquisterebbero. Ne siamo proprio certi? Non si direbbe leggendo la petizione accolta dal sito Change.org.

Presto nei nostri supermercati?

Ispirati dalla campagna lanciata dalla catena Intermarché, di cui Italiafruit ha scritto lo scorso maggio (leggi la notizia), i consumatori italiani hanno chiesto a Coop Italia di seguire l'esempio francese, che ospita nei propri reparti ortofrutta "brutta" al 30% in meno. L'istanza sembra registrare largo consenso dal momento che le adesioni dei cittadini continuano a crescere ora dopo ora, raggiungendo al momento più di 30.000 sostenitori.
L'iniziativa di Intermarché viene vista dagli aderenti come "un modo per far risparmiare i consumatori in tempi di crisi economica ma anche un'idea originale e intelligente per combattere lo spreco di cibo", considerando che tonnellate di ortofrutticoli buoni ma esteticamente non rispondente agli standard vengono gettati via annualmente.

Il successo francese

Il progetto lanciato dal terzo player della Grande Distribuzione francese a cavallo tra marzo ed aprile scorso si è avvalso di due giornate test in punto vendita per valutare la risposta dei consumatori, per poter poi estendere l'iniziativa negli altri supermercati della catena. L'agenzia di comunicazione parigina Marcel, che ha curato la campagna, ha divulgato a giugno un filmato con i primi risultati in termini di vendite e successo mediatico (guarda il video).



Più recentemente, il mese scorso, a fronte di un comunicato trasmesso sul sito web di Intermarché una consumatrice ha richiesto di poter estendere l'iniziativa negli altri negozi: "Sono una fedele cliente, e non ho mai visto questa opzione nel punto vendita Intermarché dove faccio la spesa. (...) Dite che è stato fatto a Provins ma perché non in altri negozi?".

La sensibilità corrente verso il tema della sostenibilità ambientale e sociale e l'esiguo potere d'acquisto dei consumatori, sembra dunque preparare un terreno fertile per il successo di queste "varietà differenti", tanto "bruttine" quanto sane e gustose.

La distribuzione italiana ascolterà la proposta e raccoglierà questa sfida contro lo spreco di frutta e verdura?

Fonte foto: Intermarché.com

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