Banane, Gioia vuol diventare la Chiquita di Malta

Banane, Gioia vuol diventare la Chiquita di Malta
Il consolidamento di Banabay nel mercato delle banane (vedi news di oggi) fa capire come in questo business si possano intravedere spazi di crescita per piccole realtà con progetti interessanti e dalle basi solide.
Oltre a Banabay, negli ultimi anni il mercato bananicolo del Mediterraneo ha assistito al lancio del marchio di banane premium "Gioia", realizzato dalla società Fruitland Co. Ltd, una filiale del gruppo maltese Famalco Group. 

Con "Gioia" Fruitland intende coinvolgere i consumatori maltesi in una nuova esperienza di consumo che punti l'attenzione sul divertimento, con l'obiettivo di portare stabilità in un mercato finora basato su una politica di prezzo aggressiva. Come ha spiegato a "Fresh Fruit Portal" Jonaphin Spiteri, responsabile commerciale di Fruitland, "quando un mercato ha prezzi molto aggressivi, spesso il consumatore finisce per avere un prodotto di qualità inferiore".

"Quando produttori e mercati all'ingrosso cercano di mantenere la stessa marginalità, essi devono obbligatoriamente ridurre i loro costi. Così, spesso, si finisce per tagliare anche la qualità del prodotto ed i servizi offerti. Quello che vogliamo fare si distacca completamente da questo posizionamento commerciale. Noi, praticamente, intendiamo creare la banana Chiquita per Malta" sottolinea Spiteri. Gli obiettivi sono dunque importanti e non semplici da raggiungere: Gioia punta a "diventare il marchio che fruttivendoli vogliono sempre avere nei loro negozi" prosegue il manager.

Il programma di sviluppo aziendale prevede investimenti dedicati alla promozione del marchio per supportare la conoscenza e la fiducia dei consumatori maltesi nei confronti delle banane "Gioia". La maggior parte delle attività promozionali vengono condotte tramite i social network più popolari, ma l'azienda ha in programma di lanciare una campagna televisiva nonché un innovativo sistema di etichettatura per sensibilizzare i maltesi sui temi legati all'ambiente.




Fruitland riceve settimanalmente carichi di banane di prima categoria dalla Colombia, coltivate nella regione di Uruba. "Intendiamo offrire con costanza un prodotto premium e servizi affidabili, primeggiando in ogni attività della catena del valore" aggiunge Spiteri. I fornitori vengono accuratamente selezionati dall'azienda. Inoltre, conclude il manager, "ci assicuriamo che il frutto venga trasportato in container a temperatura controllata con il minore transit-time possibile e che sia maturato da professionisti affinché possa giungere al consumatore finale in ottime condizioni".

Copyright 2014 Italiafruit News