CON CLAUDIA BERNARDINELLO, PRODUCT MANAGER DOLE ITALIA: IMPORT A TUTTO TONDO CON PERE, AGRUMI E UVA DA TAVOLA

CON CLAUDIA BERNARDINELLO, PRODUCT MANAGER DOLE ITALIA: IMPORT A TUTTO TONDO CON PERE, AGRUMI E UVA DA TAVOLA
Daltri - Dopo due anni particolarmente positivi, la campagna 2014 di import delle pere dall’Argentina non sembra essere partita sotto i migliori auspici. Quali sono le vostre previsioni?

Bernardinello - Già ad inizio anno la nuova campagna d'importazione per le pere è apparsa abbastanza "particolare", vuoi per la presenza di importanti volumi di prodotto nazionale, vuoi per i prezzi piuttosto bassi. Inoltre, il clima nei principali paesi d'origine - Argentina, Cile e Sud Africa - non ha aiutato il prodotto, che ha sofferto per pezzatura, rameggiatura e soprattutto per la poca tenuta. Le pere provenienti dall’Argentina, ad esempio, hanno problemi di conservazione, merce che schiarisce velocemente già in partenza e con danni sulla buccia: ne consegue una importante selezione in fase di confezionamento del prodotto in origine. Il prodotto cileno ha invece sofferto della forte gelata dell'anno scorso che ha più che dimezzato i volumi di tutti i prodotti (e non solo pere) ed ha creato grandi problemi di pezzatura. Le aspettative dei produttori in generale sono partite quindi da livelli altissimi, che purtroppo non hanno trovato riscontro nel nostro mercato, che ha visto invece una richiesta di pere d'importazione fino ad ora molto limitata, sebbene la campagna sia partita in ritardo rispetto alle annate normali. Con l'avanzare della primavera il consumo si è mosso, speriamo che prenda quello sprint che è totalmente mancato il mese scorso.



Daltri - Parallelamente, come sta andando la campagna di import per l’uva da tavola?

Bernardinello – Anche per l'uva la stagione non ha rispecchiato appieno le aspettative della produzione. Paesi d'origine principali come Perù, Sud Africa e Cile, che la fanno da padrone nei nostri mesi invernali, hanno visto un consumo abbastanza costante, ma con prezzi inferiori alle aspettative. Le forti  piogge in Sud Africa hanno indebolito il prodotto, limitando a volte la scelta di varietà e pezzatura. Il Cile, con poca merce e acinatura molto piccola, ha optato per la commercializzazione in altri paesi, considerando che storicamente il mercato italiano è esigente e richiede acinatura grossa. 



Da tenere in considerazione è la produzione di uva dell'India, che negli ultimi anni ha notevolmente aumentato i volumi, specializzandosi in uva bianca seedless che però è maggiormente destinata ai paesi del Nord Europa per la sua colorazione di fondo piuttosto verde. Le esportazioni dal Sud Africa andranno avanti ancora per quasi un mese e a seguire dovrebbe cominciare poi l'importazione di uva dall'Egitto, altro paese che si sta specializzando in uva bianca apirena.



Daltri – Da ultimo, venendo alla campagna agrumi dal Sud Africa, ci può delineare le prospettive della campagna? Quale l’entità delle problematiche relativamente alla minaccia Black Spot?

BernardinelloVi è una grande attesa per le ultime decisioni di Bruxelles in merito al problema "black spot" relativo agli agrumi sud africani. Le ultime disposizioni prevedono la mappatura di ogni piantagione con controllo approfondito, in diverse fasi, delle piante e dei frutti. Già 1.500 campi sono stati "banditi", merce che non potrà essere esportata nei paesi della comunità.  In ogni caso la produzione si prevede buona, favorevole il clima, il volume simile alla stagione precedente con una pezzatura migliore. Leggermente in anticipo la campagna pompelmi e forse anche quella delle navel. 
A causa della minaccia black spot, inoltre, i limoni dal Sud Africa saranno esportati principalmente al di fuori dell’ UE perché i produttori non vogliono rischiare. Infatti, qualora dai controlli venisse rinvenuta la malattia sui limoni, i produttori sarebbero banditi e non potrebbero esportare in UE nemmeno pompelmi e arance. 
Sarà una stagione particolare anche per i limoni. L’Argentina infatti non ha merce in questa prima parte della stagione, con prezzi alle stelle per pochissimi quantitativi che in questa stagione sono destinati principalmente alla Russia e Ucraina. La seconda fioritura dovrebbe dare più frutti, con la merce disponibile  ad  estate già cominciata.

Chiara Daltri
Marketing Manager Italiafruit

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