L’UE SCHIUDE LA PORTA AGLI OGM: LIBERTÀ DI SCELTA ENTRO FINE ANNO?

L’UE SCHIUDE LA PORTA AGLI OGM: LIBERTÀ DI SCELTA ENTRO FINE ANNO?
Apertura dei 28 Paesi Ue alla proposta legislativa che dà ai singoli Stati membri la facoltà di scelta se autorizzare o meno la coltivazione di Ogm sul loro territorio. E' quanto è emerso nel corso del Consiglio Ue Ambiente, dove la stragrande maggioranza dei 28 Paesi Ue, Italia inclusa, intervenuti in dibattito pubblico, si sono espressi a favore del testo presentato dalla presidenza greca di turno, sulla base di quello preparato nel 2010 dalla Commissione Ue. La presidenza greca dell'Ue ha quindi deciso di avviare i lavori tecnici sulla sua proposta, con l'obiettivo di chiuderli "entro il 2014".
Un passo in avanti significativo è stato fatto dalla Germania, finora parte della minoranza di blocco contraria, che ha segnalato la sua "riserva d'esame" in attesa che il governo tedesco adotti "entro giugno" una posizione chiara sulla questione degli Ogm alla luce delle preoccupazioni dei cittadini.
Solo un Paese è rimasto fermamente contrario, il Belgio; alcuni stati membri hanno assunto posizioni più sfumate, in particolare Portogallo, Bulgaria e Polonia, mentre un forte sostegno a favore del testo di compromesso è stato espresso da Spagna e Gran Bretagna. La Francia ha invece presentato una sua propria proposta che, se pure va nella stessa direzione, costituirebbe per molti Paesi un ulteriore rallentamento del processo decisionale. La proposta francese consiste in un sistema di autorizzazione a due livelli: un livello Ue basato sul parere scientifico dell'Efsa, che definirebbe una "lista Ue" di Ogm con coltivazioni autorizzate in Europa, ed un livello nazionale, dove chi vuole coltivare uno degli Ogm sulla lista dovrebbe chiedere il permesso allo stato in questione. Secondo la Francia, si tratterebbe di un quadro giuridico "più sicuro" davanti al WTO.
L'Italia "sostiene la proposta presentata dalla presidenza greca dell'Ue", ha affermato durante il dibattito pubblico al Consiglio Ue Ambiente il ministro responsabile Gian Luca Galletti (nella foto), sottolineando che "l'attuale quadro legislativo non soddisfa pienamente l'esigenza di dare agli stati membri la libertà" di vietare la coltivazione degli Ogm, tenendo conto anche delle loro "tradizioni e ragioni culturali". Da qui "l'apprezzamento" espresso per il lavoro della presidenza greca dell'Ue "per riaver riaperto il discorso sul tema controverso della coltivazione degli Ogm". La proposta della Grecia "rappresenta dunque – prosegue Galletti - un'utile opportunità per rivedere la normativa e per superare le controversie" sul territorio europeo.

Fonte: ANSA