EMERGENZA TR-4: NEL FUTURO DOVREMO ABITUARCI ALLA BANANA DI CERA COME FACEVANO STANLIO E OLLIO?

EMERGENZA TR-4: NEL FUTURO DOVREMO ABITUARCI ALLA BANANA DI CERA COME FACEVANO STANLIO E OLLIO?
Benché siano passati sette giorni dai botti di Capodanno, nell'ambiente bananicolo permane un leggero odore di polvere da sparo e micce accese. Il 2014 della banana si apre infatti con alcune dichiarazioni dell'esperto Gert Kema e altri scienziati internazionali che hanno tutta l'aria di essere una vera e propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere sul settore. Per il ricercatore, la lenta ma progressiva diffusione del parassita Tr-4 (Tropical Race numero quattro), un nuovo ceppo del fungo Fusarium oxysporum che causa la cosiddetta malattia di Panama, attualmente in forte diffusione in Cina, Filippine, Malesia, Indonesia e Medio Oriente, rischia di alterare le dinamiche del commercio mondiale: "sono a rischio otto piantagioni su dieci" secondo Kema. Colpa, se così si può dire, dello scenario mondiale quasi mono varietale che persiste da oltre cinquant'anni nei numeri, con la varietà Cavendish che ancora oggi monopolizza i mercati internazionali.
Kema è alla guida di un team di ricerca ingaggiato dalle quattro multinazionali del settore della banana (Chiquita, Dole, Del Monte e Fyffes) per comprendere come poter impedire la diffusione del Tr-4, che ha già causato perdite per 400 milioni di dollari in tutto il mondo. A parere del suo collega Randy Ploets, scienziato dell'Università della Florida, il Tr-4 è capace di sopravvivere trent'anni nel terreno e ha le più alte probabilità di diffondersi nelle grandi piantagioni: senza sostanze attive capaci di distruggerlo, non si può far altro che bruciare gli alberi malati. Un possibile ritorno agli incroci tradizionali tra diverse specie, oltre ad essere molto difficile per la natura stessa delle banane commerciali moderne, prive di semi e fatte riprodurre per via asessuata, sarebbe molto costoso e potrebbe quindi comportare un rilevante rincaro dei prezzi al consumo. Eppure la storia sembra ripetersi: mezzo secolo fa la malattia di Panama costrinse i top player del settore a rimpiazzare l'allora varietà leader Gros Michel con la Cavendish. Per ora, entrambe le azioni - sviluppo di adeguati prodotti fitosanitari o di nuove varietà resistenti al Tr-4 – non sembrano per nulla semplici da realizzare. Sul futuro regna l'incertezza. Non ci resta che farci una risata imparando dai grandi classici del cinema di Stanlio e Ollio. Ha fatto scuola la scena nei "Figli del deserto" di Stanlio che, seduto in poltrona a leggere il giornale, inganna il tempo divorando della frutta di cera posta su un tavolino vicino, scatenando l'ira della moglie di Ollio: "Finalmente ho capito! Questa è ben la terza volta che me la mangia!". L'unica possibilità è la banana di cera?

Daniele Bianchi