TOPINAMBÙR, PRODUZIONE E PREZZI STABILI

TOPINAMBÙR, PRODUZIONE E PREZZI STABILI
Una stagione all'insegna della stabilità per il topinambùr: l'ortaggio gode di un consumo costante di affezionati consumatori. La produzione ed i prezzi (attorno ai 2 euro al chilo) si mantengono sui livelli dello scorso anno. E' soddisfatto Franco Zanette, la cui azienda ad Arcade, in provincia di Treviso, è leader nella coltivazione di topinambur: "La resa è molto buona, il profumo è particolarmente intenso e deciso, la richiesta è valida". Sono note positive che vengono confermate da Sergio Tronchin, responsabile commerciale di OPO Veneto: "E' un prodotto di nicchia che mantiene bene le posizioni. Ha un suo mercato stabile e rassicurante". La raccolta sta procedendo bene.
Il topinambùr, originario delle praterie nord americane del Canada, ha trovato terreno fertile e attenti coltivatori in particolare nel Veneto, da dove proviene oltre la metà della produzione nazionale, che è stimata attorno ai 5 mila quintali. E' un ortaggio che ha del miracoloso per le sue virtù nutritive, salutistiche e dietetiche. E' chiamato la "patata dei diabetici" per la ricchezza di inulina, una sostanza che contrasta la glicemia. E' ritenuto un killer naturale del colesterolo e della gotta ed è adatto a diete ipocaloriche, praticate per ridurre il peso. Pare un cibo proprio a misura del nostro tempo, caratterizzato dalla caccia di prodotti ipocalorici, capaci di contrastare lo stress di una alimentazione grassa e generalmente abbondante, dove spesso prevalgono troppi junk food.
Del topinambùr si mangiano le radici bitorzolute, che si presentano generalmente con la buccia gialla e la polpa bianca. E' popolare in Piemonte, dove è chiamato ciapinambò e si sposa con la bagna cauda, una icona della cucina regionale.

Fonte: Opo Veneto